L’incendio della villa romana di Faragola ad Ascoli Satriano mette in luce il fallimento della tutela e della valorizzazione del Patrimonio Culturale. Nessuno si aspettava che qualcuno arrivasse ad incendiare una testimonianza spettacolare del nostro Passato, ma un sito archeologico così importante merita un’attenzione maggiore.
I Grifoni di Ascoli, dopo l’eccellente operazione di recupero, riescono a calamitare l’attenzione all’Expo di Milano, all’estero, vengono richiesti per mostre e per loro ci sono tutte le attenzioni del caso. Ma per il sito archeologico di Faragola tutto ciò non è avvenuto; c’è stato solo il fallimento del sistema che governa i Beni Culturali. Il sito è infatti privo di qualsiasi tutela: manca di vigilanza, manca di videosorveglianza, mancano dei controlli periodici sul territorio dalle autorità preposte al fine di impedire atti vandalici e scavi clandestini. Eppure tutta la Capitanata dovrebbe fregiarsi di avere questa testimonianza del proprio passato! Invece manca l’attenzione degli enti locali e dell’Università di Foggia sui beni culturali del proprio territorio, è carente la sensibilizzazione ed una dovuta conoscenza del patrimonio da parte dei cittadini di quello stesso territorio. In molti percepiscono ancora le aree archeologiche come una serie di vincoli e di impedimenti, senza cogliere invece le possibilità e le potenzialità del nostro passato.
Italia Nostra sezione di Troia si augura innanzitutto che i responsabili dell’accaduto vengano individuati e puniti secondo legge, che ove fosse accertata la carenza di vigilanza del sito i responsabili vengano severamente puniti e che il sistema con cui si è soliti gestire i Beni Culturali venga modificato in favore del loro sviluppo che equivale allo sviluppo del territorio.
Luigi Rauseo – Presidente Italia Nostra sezione di Troia