Nel 2010 la Giunta Cappellacci, col pretesto del riassetto finanziario della Regione, proponeva di cancellare l’Agenzia per la Conservatoria delle Coste della Sardegna. Grazie alla mobilitazione di amministratori locali, delle associazioni ambientaliste e grazie anche a una certa dose di buon senso la proposta fu ritirata. L’attività della Conservatoria fu ridimensionata, purtroppo, rispetto ai propositi e alle competenze previsti dalla legge regionale n° 2/2007 che la istituiva e rispetto agli interessanti esempi di altre nazioni (Conservatoire du Littoral francese e il National Trust inglese) a cui il legislatore si è ispirato. Non comprendiamo perché, a quattro anni di distanza e con un quadro politico completamente cambiato, si riproponga la stessa questione.
Possibile che l’Agenzia della Conservatoria delle Coste della Sardegna, rappresenti una voce di spesa tanto importante da dover essere cancellata per salvare il bilancio regionale? Che destino avranno le migliaia di ettari di costa e le tante strutture costiere attualmente gestite e salvaguardate dall’Agenzia? Italia Nostra ritiene che la cancellazione dell’Agenzia della Conservatoria delle Coste Sarde, prevista da un’operazione di spending-review, rappresenti una grave ipoteca sul futuro sostenibile della Sardegna… (continua a leggere il comunicato stampa)