Italia Nostra

Data: 22 Dicembre 2022

Avevamo ragione noi. La Corte Costituzionale boccia l’ennesima sanatoria siciliana

Nel luglio del 2021 denunciammo (cliccare qui per l’articolo): “Non senza sconcerto, possiamo affermare che presso l’Assemblea Regionale Siciliana, martedì 13 luglio 2021, si è scritta una pagina nera di questa legislatura. L’ennesima. Di cosa parliamo? E’ stato approvato un emendamento relativo al disegno di legge sull’edilizia (legge regionale n. 19 del 2021) che, di fatto, attiva un nuovo condono edilizio. Il via libera è arrivato con un solo voto di vantaggio e una spaccatura nella maggioranza. Il condono edilizio approvato si applicherebbe anche alle aree di pregio sottoposte a vincolo relativo di inedificabilità. 

La norma servirà a regolarizzare almeno quattromila abusi in tutta la Sicilia. Insomma: l’assessore al territorio e ambiente Cordaro, con il centrodestra e tutte le sue stampelle, è riuscito ad approvare il condono previsto all’art. 20 del testo. E Cordaro, ancora una volta, afferma: “…ripristinata la certezza del diritto”. 

Siamo stati i primi, noi di Italia Nostra, insieme al deputato regionale Giampiero Trizzino (5Stelle), a denunciare, esattamente un anno fa, la volontà, da parte del governo regionale, di un nuovo, condono edilizio nell’Isola. Il governo Musumeci, ancora una volta, si è dimostrato nemico del paesaggio, della bellezza, delle regole. Nemico della Sicilia. Ostinato amico, alleato dei peggiori. E intanto gli abusi edilizi continuano, si moltiplicano – inesorabilmente.”  

 

Lo scorso 19 dicembre 2022 la Corte Costituzionale rende noto il seguente comunicato stampa: “La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 252 del 2022, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Siciliana n. 19 del 2021. La legge regionale riapriva – con una norma definita di interpretazione autentica – i termini per il condono edilizio di opere abusive realizzate in aree sottoposte a taluni vincoli idrogeologici, culturali e paesaggistici. La disciplina è stata ritenuta lesiva della riserva allo Stato della tutela dell’ambiente (art. 117, secondo comma, lettera s), Cost.), in quanto in contrasto con la normativa statale di riferimento (art. 32, comma 27, lettera d), del decreto-legge n. 269 del 2003). Roma, 19 dicembre 2022”  

 

E’ chiaro che si tratta di una sentenza assai rilevante perché definisce con nettezza i limiti del legislatore siciliano in ordine a quelle materie che sono assegnate, dalla Costituzione Italiana, alla esclusiva competenza del legislatore nazionale. Insomma: è una grande soddisfazione per noi e, di contro, l’ennesimo schiaffo all’ex governo Musumeci e all’ex Assemblea Regionale Siciliana. E adesso si demoliscano, senza indugi, gli immobili insanabili. La Sicilia deve voltare pagina.  

Leandro Janni

Italia Nostra Sicilia

foto di Leandro Janni

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