Italia Nostra

Data: 17 Novembre 2014

Caltanissetta. Un’urgente e complessa opera di riqualificazione urbanistica e architettonica

Abbiamo assistito, in questi primi mesi di governo della città, a tentativi volenterosi ma goffi, esitanti, persino controversi, da parte dell’Amministrazione Comunale diretta da Giovanni Ruvolo. Soprattutto per quanto riguarda l’urbs, la città fisica. Cambiare, cambiare veramente significa essere consapevoli di ciò che non va, significa certezza di poter raggiungere uno stato diverso e migliore. Significa volontà, strategia e azione per ottenere il cambiamento.

A Caltanissetta, oggi, la consapevolezza sull’inaccettabilità della città, a tutti i suoi livelli, non manca. Il pessimismo imperante è scalfito dall’esasperazione e insieme dal desiderio di miglioramento. Volontà e azione trovano in qualche modo espressione nelle iniziative che i cittadini, singolarmente o in gruppo, in associazioni o comitati, promuovono quotidianamente. Certo è che se tanti cittadini, risvegliati o unicamente esasperati, protestano, partecipano, propongono, si coordinano, vigilano, operano, pretendono che siano rispettati i propri diritti e si impegnano ad assolvere i propri doveri, qualcosa può accadere, anche di importante. Queste operazioni dal basso vanno dunque incrementate. E le azioni che i cittadini possono compiere sono tante, sia per spingere chi ne ha il ruolo ad avviare piani, progetti, concorsi, espropriazioni, demolizioni, realizzazioni, sia per modificare in prima persona gli spazi privati (prevalenti nel tessuto urbano) e pubblici. Una città si trasforma dal generale verso il particolare, ma anche dalle singole parti verso la sua totalità. La possibilità di ottenere adeguati interventi, superando dinieghi e rinvii per “mancanza di fondi” o “non competenza”, o altre motivazioni o scuse, aumenta esponenzialmente se le azioni si coordinano. L’optimum sarebbe un cittadino documentato e consapevole che si adoperasse per la trasformazione di tutte le aree della città che necessitano di interventi, anche complessi, a causa del loro alto grado di fatiscenza, bruttezza o mancanza di identità. Emergerebbero così dal basso quei tasselli grandi su cui fondare la necessaria metamorfosi di Caltanissetta. E la cittadinanza non consentirebbe più (anche con il proprio voto) la grave assenza di piani e interventi di sviluppo e riqualificazione efficaci che, invece, potrebbero riconfigurare parti importanti della città o anche il semplice marciapiede di un edificio abitativo.

Certo è che Caltanissetta ha bisogno di un’urgente e complessa opera di riqualificazione urbanistica e architettonica, in tutte le sue parti (centro storico, città di mezzo, periferie) e a tutte le scale (dal macro al micro), affinché si possano trasformare la dispersione, il disordine e la bruttezza che ci circondano, affinché la città possa essere dotata di tutti quei servizi, spazi pubblici, infrastrutture necessarie per farla diventare una bella e sana città. Questo radicale cambiamento fisico è altresì necessario sia per un miglioramento della quotidianità dei cittadini, ma anche per una ripresa economica dell’intero territorio (lavoro, turismo, investimenti, ecc.). Non ci sarà, però, alcuna trasformazione se non rinasce nei nisseni un’esigenza di bellezza, e quindi di architettura (da troppo tempo rimossa, dimenticata a causa di speculazioni, abusi, incuria, abbandono, assenza di senso civico) e non si adotta un nuovo modo di fare città.

Auspicando un “nuovo modello” di organizzazione dell’Amministrazione Comunale, fondato sulla cooperazione, la partecipazione, la trasparenza e la qualità, si propongono quattro principali linee di azione: 1) una visione progettuale e una programmazione strategica della città condivisa tra istituzioni, comitati, associazioni, ordini, confederazioni, ecc.; 2) nuove norme statutarie che prevedano la partecipazione dei cittadini alle scelte urbanistiche e architettoniche della città (consulte, referendum, albo delle associazioni, ecc.); 3) strumenti certi (concorsi, urban center, esperti, ecc.) che assicurino qualificati e realizzabili progetti ambientali; 4) la riqualificazione della città anche attraverso micro interventi nello spazio pubblico e privato.

Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

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Rassegna stampa:

RADIO CL1 http://www.radiocl1.it/web/provvidenza-arriva-lo-stop-ai-lavori-lassessore-falci-la-soprintendenza-esplicitera-le-prescrizioni/

RADIO CL1 http://www.radiocl1.it/web/italia-nostra-volonta-strategia-e-azione-per-ottenere-il-cambiamento/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook

LA SICILIA – CL (del 16.11.2014)

LA SICILIA http://giornaleonline.lasicilia.it/

IL FATTO NISSENO http://www.ilfattonisseno.it/2014/11/caltanissetta-volonta-strategia-e-azione-per-ottenere-il-cambiamento/

SEGUO NEWS http://www.seguonews.it/politica/italia-nostra-severa-ruvolo-volenterosi-goffi-tentativi-governo/

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