Il 26 Marzo dello scorso anno, in occasione della “GIORNATA delle FERROVIE DIMENTICATE 2017”, ITALIA NOSTRA avviò una raccolta-firme per la riattivazione della storica e suggestiva tratta Noto-Pachino, diramazione a scartamento ordinario della SR, RG, Gela, Licata. Di tale tratta la Sezione di SR si occupa da anni organizzando azioni di sensibilizzazione e partecipando a convegni e mostre sull’argomento, convinta che il problema meriti l’impegno. Le firme, quasi 200, raccolte quel giorno dagli attivisti nel Piazzale della Stazione di Noto (v. foto e depliant, con invio a seguire), sono state scrupolosamente custodite in attesa della migliore e più idonea consegna.
L’occasione dell’arrivo in Treno Storico alla Stazione di Siracusa lo scorso Sabato (10/06) dei dirigenti di Fondazione FS e dell’Assessore al Turismo Pappalardo per promuovere la campagna 2018 di FONDAZIONE FS dei treni storici, i “Treni del Gusto“, è stata quella buona! Avendo da sempre curato l’argomento “ferrovie” ed in qualità di responsabile dell’organizzazione dell’evento e della gestione delle firme, l’ho quindi colta al volo per consegnare le firme, complete di rassegna-stampa, all’Autorità Regionale di riferimento, l’Assessore Pappalardo, avendo modo di illustrare seppure brevemente l’iniziativa ed il punto di vista di IN sulla forma di mobilità che fa capo al Treno e, in particolare, sulle ferrovie storiche prima tra tutte la Noto-Pachino. Tanto più che il recupero a fini turistico-culturali delle linee ferroviarie storiche è ormai una tendenza internazionale.
In Italia tale tendenza ha trovato conferma nella legge ad hoc che il Parlamento ha approvato nel 2017. La Noto-Pachino (art. 2) è tra le 18 tratte nazionali menzionate, meritevoli di essere recuperate in quanto site in aree di particolare pregio. Con orgoglio mi preme rimarcare che, nella legge, la Sicilia fa la parte del leone con ben 4 linee (22.2%) sulle 18 in elenco.
Al termine dell’evento ho avuto modo di scambiare qualche battuta con il DG di FONDAZIONE FS, l’ing. Luigi Cantamessa, il quale vede molto favorevolmente il recupero della tratta tanto più che, essendo inserita nella legge 128/2017 (Ferrovie turistiche), non può più essere smantellata. Quindi, addio speculazione sulla vendita del ferro e della breccia di posa dei binari, nonché dello stravolgimento della desinazione d’uso! Ferrovia è nata e tale rimane!
Bisogna tuttavia vigilare attentamente che lungo la tratta non si verifichino movimenti anomali! Tocca comunque alla Regione reperire con idonea progettazione i 30mln che, secondo la valutazione dell’ing. Cantamessa, servono affinché il treno possa tornare a sferragliare sulla Noto-Pachino, tratta che ha il pregio di attraversare un territorio ricco di Storia, di Natura e di produzioni agroalimentari di pregio. Il profilo è certamente quello di una “ferrovia turistica” dalle grandi potenzialità, come ha anche riconosciuto il DG della Fondazione. Confidiamo che tutte queste iniziative possano mettere in moto virtuose sinergie per dare ulteriori opportunità di sviluppo alla parte sud-orientale della Sicilia, un territorio per molti versi unico ed irriproducibile. Sarà un caso, ma tra i tanti “gusti” espressi dai Treni Storici 2018 manca proprio il “vino”. E, neanche a farlo apposta, la Noto-Pachino è proprio la “Ferrovia del VINO”!
A tutti noi tocca quindi proseguire nella sensibilizzazione della pubblica opinione al recupero di modalità storiche di mobilità, cogliendo la positiva attenzione del turismo di qualità al “viaggiare lento” per potere meglio cogliere il Genius loci.
Liliana Gissara – ViceP. Sez. SR e Consiglio Regionale IN
