Sempre negli stessi luoghi, negli stessi siti: San Martino delle Scale, Casteldaccia, Castellammare del Golfo. Il Palermitano, dunque, e il Trapanese. Però quest’anno ci sono delle varianti, come Caltagirone e il Catanese: cinquanta richieste di intervento nel giro di poche ore dalla Timpa di Acireale al Val di Catania. Ma anche da Mineo.
Insomma: se in questi giorni, in queste ore la Grecia piange per un’immane tragedia, la Sicilia, la nostra Sicilia viene devastata dai roghi e la politica regionale si dimostra, ancora una volta, inadeguata. Soltanto la scorsa settimana è stato siglato il contratto di servizio aereo antincendio tra il Corpo Forestale della Regione e un raggruppamento di imprese. Contratto che consente di utilizzare sei velivoli antincendio. È costato 2 milioni 300 mila euro, ma solo due aerei su sei ad oggi sono operativi: uno nelle base di Geraci, l’altro a Caltanissetta. Per gli altri quattro bisogna attendere sino a giovedì prossimo. Uomini e mezzi sono insufficienti. È dallo scorso marzo che il governo Musumeci viene sollecitato a porre in essere tutte le attività di prevenzione antincendio necessarie e possibili. Noi cittadini pretendiamo risposte chiare e precise. Subito! Criminali, mafiosi e piromani di certo non attendono.
Leandro Janni
Presidente del Consiglio Regionale di Italia Nostra Sicilia