Italia Nostra

Data: 24 Ottobre 2023

“Ecosistema Urbano 2023” e le sfide locali per contrastare la crisi climatica ed energetica

Sabato scorso, nella Sala degli Oratori di Palazzo Moncada a Caltanissetta, ha avuto luogo una tavola rotonda organizzata da Legambiente sul tema: “Le sfide locali per contrastare la crisi climatica ed energetica”.

Ha aperto la tavola rotonda il responsabile giovani di Legambiente Sicilia Marco Lunetta e ha moderato il dibattito il presidente di Legambiente Caltanissetta Ivo Cigna. Alla tavola rotonda sono intervenuti diversi attori e responsabili di politiche attive per verificare quanto si stia facendo concretamente, in Sicilia e a Caltanissetta, per contrastare la crisi climatica ed energetica. Hanno partecipato all’incontro la direttrice di Legambiente Sicilia Vanessa Rosano, il presidente di Slow Food Sicilia Fabio Di Francesco, il dirigente dell’Azienda foreste di Caltanissetta Antonio Valenti, la segretaria generale confederale della CGIL Caltanissetta Rosanna Moncada, il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, il commissario straordinario ASP di Caltanissetta Alessandro Caltagirone, il direttore tecnico della Caltaqua Massimo Chiarelli, il direttore dell’Ufficio Cultura e Comunicazione sociale Diocesi di Caltanissetta Alessandro Rovello, il dirigente scolastico all’Istituto “Alessandro Volta” di Caltanissetta Vito Parisi. Da parte degli intervenuti qualche nota critica ma, soprattutto, l’incontro pubblico è stata l’occasione per avanzare alcune proposte ed evidenziare i progetti in corso e le realizzazioni in ambito regionale.

Lunedì 23 ottobre è stato pubblicato il report “Ecosistema Urbano 2023”. La Sicilia ancora una volta in fondo alla classifica: Catania e Palermo sono le peggiori città d’Italia per performance ambientali. Terz’ultima, nella classifica nazionale, è Caltanissetta. La classifica delle città indicate nel documento viene realizzata annualmente in base a 19 parametri, che prevedono l’assegnazione di un punteggio massimo teorico di 100, costruito caso per caso sulla base di obiettivi di sostenibilità. I punteggi assegnati per ciascun indicatore identificano il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una città ideale. Per quanto concerne la Sicilia, il paradigma della città ideale sembra essere ben distante se si prendono come riferimento i risultati ottenuti dalle città dell’Isola. Il primo Comune siciliano a figurare nella classifica di “Ecosistema Urbano 2023” è Agrigento, 72esima, con un punteggio di 49,69%. Quindi, la città di Enna (81esima) con il 47,40% e i Comuni di Trapani (86esima) con il 45,94% e Ragusa (87esima) con il punteggio di 45,55%. Ancora più in basso, in 94esima posizione, si presenta Siracusa con il 42,55%, seguita da Messina 96esima con il 40,05%. Infine, ben tre delle ultime quattro posizioni sono occupate da Caltanissetta, che si piazza al 103esimo posto con una percentuale di 34,82%, mentre le maggiori città siciliane, Catania e Palermo, sono appaiate al 105esimo posto – l’ultimo della classifica – con la percentuale del 20,86%. Consolatorio, comunque, il dato della raccolta differenziata citato dal sindaco Gambino nel corso della tavola rotonda di sabato scorso: «A Caltanissetta, città di medie dimensioni, abbiamo raggiunto il 65% di raccolta differenziata». 

Cos’altro dire? Di certo, il modo migliore per rispondere alle consuete, annose emergenze, soprattutto in Sicilia, a Caltanissetta, è prendere esempio dalle esperienze virtuose, che già esistono anche in Italia grazie al lavoro fatto da alcuni sindaci coraggiosi e visionari e mostrare che i cantieri della cosiddetta “transizione ecologica” sono – di fatto – realtà concrete che vanno seguite e replicate. Questo, immaginando e pianificando le realtà urbane del futuro con meno auto e mezzi meno inquinanti, più mobilità sostenibile ed economia circolare, più infrastrutture intelligenti e ultra-connesse, più verde, molto più verde urbano.

Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

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