Caltanissetta, dicembre 2007. «Nei luoghi sfortunati nei quali abitiamo, qui al centro della Sicilia, la pessima amministrazione dei beni ambientali non produce soltanto insostenibili tasse e disservizi, ma anche danni, distruzioni, inquietanti avvelenamenti del nostro territorio. Il caso dell’ex discarica di Contrada Stretto-Giordano – all’interno della vasta area abitativa della Caltanissetta contemporanea, a ridosso dallo storico Villaggio Santa Barbara, in area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico, tra diverse aziende agricole, adiacente alla Riserva naturale orientata Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale e al fiume Imera-Salso, tra le antiche miniere Gessolungo e Saponaro-Garibaldi, nel cuore del previsto Parco Nazionale geominerario storico e ambientale delle Zolfare di Sicilia – è assolutamente emblematico di tutto questo. Emblematico e preoccupante». Questo l’incipit del nostro primo esposto in ordine alla discarica di Contrada Stretto-Giordano (http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getcomunicato&id=1961).
Caltanissetta, settembre 2014. “Inquinamento ambientale”. È l’ipotesi di reato mossa a carico di due ex sindaci di Caltanissetta, dirigenti, funzionari e tecnici del Comune e dell’Ato Ambiente CL1, tutti destinatari di un avviso di garanzia per l’inquinamento provocato dalla discarica di Contrada Stretto-Giordano. Un sito, un ex discarica chiusa da più di dieci anni e che non ha mai smesso di generare percolato…. (continua a leggere il documento di Italia Nostra Sicilia: Ex discarica di contrada Stretto-Giordano_2015)