Il male – ci insegna Hannah Arendt – è banale. E’ prevedibile. Il Consiglio Regionale di Italia Nostra Sicilia esprime solidarietà e stima nei confronti del procuratore capo della Repubblica di Agrigento Luigi Patronaggio, oggetto di una vile e grave intimidazione. Una lettera, con minacce di morte e con un proiettile da guerra, è stata recapitata ieri, mercoledì 12 settembre 2018, al quinto piano di via Mazzini, sede della Procura, al dr. Patronaggio.
Nella missiva, secondo quanto si apprende, si fa riferimento al caso della nave Diciotti bloccata con migranti a bordo per cinque giorni. Sulla busta il simbolo dell’organizzazione Gladio. “Zecca sei nel mirino” è una delle frasi, scritte con un pennarello nero, contenute nella lettera di minacce. Sulla busta c’è un simbolo di Gladio, l’organizzazione paramilitare clandestina vicina ad ambienti dell’ultradestra. In Prefettura è stato convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza. Sull’accaduto ha aperto un’inchiesta la Procura di Caltanissetta. “C’è una spirale – commenta il procuratore Amedeo Bertone – che si innesca quando si alzano i toni, bisogna evitare di farlo perché c’è sempre in giro un pazzo che rischia di entrare in azione”.
Non è la prima volta che, noi di Italia Nostra, esprimiamo solidarietà e sostegno al dr. Luigi Patronaggio e ai magistrati che operano presso la Procura della Repubblica di Agrigento: qui, tra l’altro, particolarmente impegnati a combattere il radicato fenomeno dell’abusivismo edilizio (vedi: https://www.italianostra.org/abusi-edilizi-a-licata-la-soli…/).
Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia