Chi oggi amministra la Città, la Provincia e la Regione, per anni ha predicato sulla necessità di tutelare la peculiare Antenna RAI di colle Sant’Anna. Gli stessi soggetti politici oggi ritengono che la demolizione del manufatto sia “necessaria e inevitabile”. Sempre gli stessi soggetti politici, solo pochi anni fa, chiedevano a gran voce che il Comune acquistasse il bene per consentirne la tutela e la valorizzazione. Sempre sul piano della responsabilità politica, bisogna chiedersi cosa abbiano fatto i deputati regionali che fanno parte della maggioranza di governo per favorire un intervento della Regione e reperire le risorse necessarie per gli interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria?
E dunque: il Comune di Caltanissetta può limitarsi a fare appello al buon senso e alla disponibilità di Rai Way? Quale studio, quale progettazione è stata messa in campo in questi ultimi mesi?
Anche in merito al provvedimento che ha posto fine al vincolo culturale posto sull’impianto RAI di colle Sant’Anna, rimangono domande non chiarite, a partire da una: perché tale vincolo è stato rimosso anche dagli altri immobili RAI che insistono sul sito? Che tipo di tutela esercita la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali nel nostro territorio?
Per quali ragioni non sono stati effettuati, nel corso degli anni, i necessari, obbligatori interventi di manutenzione sul bene culturale? Come mai il Sindaco e la Soprintendente non hanno diffidato/denunciato per questa omissione Rai Way? Che destinazione avranno gli edifici, i macchinari e le opere di pregio oggi collocate all’interno del sito? L’Amministrazione Comunale intende agire per la loro acquisizione e valorizzazione?
Infine: il vincolo paesaggistico vigente sui terreni ove insiste l’Antenna e il nostro Piano regolatore comunale non consentono di escludere che quell’area possa essere interessata da future lottizzazioni e speculazioni. In considerazione di ciò, perché non approvare da subito una variante al Piano regolatore comunale che consolidi il vincolo di inedificabilità e destini quel sito soltanto ad uso parco pubblico?
Quello che noi chiamiamo “patrimonio culturale” è un palinsesto di incontri, scontri, dialoghi e distruzioni: un intreccio che dura, con tutte le sue cicatrici, finché il tempo non lo cancella o finché noi ignominiosamente non lo distruggiamo. Non lo disperdiamo.
[In allegato il comunicato stampa del Comune di Caltanissetta del 12 giugno 2025]
Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia
ALLEGATO_Comunicato stampa del Comune di Caltanissetta 12 giugno 2025
“L’Antenna Rai, simbolo di Caltanissetta e infrastruttura che, con i suoi 286 metri ha consentito di veicolare le telecomunicazioni a livello internazionale, sarà demolita. A deciderlo è stato il proprietario dell’infrastruttura, RAI WAY, per motivi di sicurezza pubblica”. Così ha esordito il sindaco Walter Tesauro durante una conferenza stampa indetta per annunciare gli ultimi aggiornamenti sull’antenna di Caltanissetta e alla quale hanno partecipato l’assessore ai Lavori Pubblici Calogero Adornetto e l’assessore alla Protezione Civile Oscar Aiello. “Una decisione che dispiace ma che, purtroppo, anche il Prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia ha definito inevitabile alla luce delle relazioni tecniche sullo stato strutturale e sul livello di usura redatte con il supporto del Politecnico di Torino e di Milano. Il nostro dovere è quello di mettere al primo posto la sicurezza dei cittadini e questa struttura, vetusta e non recuperabile, non lo consente”.
L’assessore Adornetto ha proseguito spiegando che il cantiere per la demolizione inizierà a breve e l’operazione durerà meno di mezz’ora. “Non vedremo sul colle Sant’Anna operazioni di smontaggio che dureranno dei giorni vedendo ridursi, giorno dopo giorno, l’altezza massima dell’antenna ma tutto si svolgerà in breve tempo.
L’operazione sarà una demolizione meccanica per collasso controllato.
Verrà attaccato a circa 150 metri d’altezza un tirante collegato a un argano e questo creerà una cerniera che farà crollare l’antenna su sé stessa senza alcun rischio per l’area limitrofa. Nulla andrà al di fuori dell’area di proprietà di Rai Way e sono stati esclusi pericoli per immobili e persone. In un secondo momento si procederà al taglio e smaltimento dei materiali”.
Resta il vincolo per l’area limitrofa di circa 10 ettari e l’intenzione dell’amministrazione è quella di chiedere che venga realizzata un’istallazione simbolica che ricordi il valore di questa struttura.
“Decaduto il vincolo regionale la proprietaria dell’Antenna, RAI WAY, provvederà all’abbattimento di una struttura gravemente compromessa e la cui manutenzione risulta impossibile anche per ragioni di sicurezza degli stessi manutentori. L’amministrazione ha chiesto – e ottenuto la disponibilità – di costituire un tavolo tecnico al fine di ottenere una riqualificazione dell’area con interventi che possano continuare a garantire che un simbolo della città possa continuare a svettare” hanno concluso gli amministratori pubblici.

