Italia Nostra

Data: 20 Luglio 2011

Lettera aperta sulla cultura a Caltanissetta. Appello alle Istituzioni

La cultura, secondo l’impropria convinzione di taluni, non paga. Di certo non può essere mortificata, così come avviene di questi tempi (anche) a Caltanissetta. Ed ecco la “Lettera aperta sulla cultura a Caltanissetta”, sottoscritta dalle associazioni Italia Nostra Caltanissetta, Officina del libro Luciano Scarabelli e SiciliAntica Caltanissetta, indirizzata alla politica locale (cioè al Sindaco e Consiglio Comunale, al Presidente e al Consiglio Provinciale). Italia Nostra Caltanissetta, Officina del libro Luciano Scarabelli e SiciliAntica Caltanissetta ritengono che a tali Istituzioni “competono la programmazione e la destinazione delle risorse, e quindi debbono modificare radicalmente un’inveterata mentalità politica che valuta di scarso interesse qualsiasi iniziativa culturale”.
È un appello forte e chiaro, trascritto in un volantino stampato in migliaia di copie, che verrà fatto circolare in città e nei territori della provincia, al fine di richiamare l’attenzione su una serie di emergenze culturali.
L’iniziativa è ispirata da una forte volontà costruttiva e non intende attivare alcuna, inutile polemica “ma” – viene evidenziato – “distogliere l’attenzione dallo sviluppo culturale del territorio significa favorire una grave regressione di civiltà, a danno delle generazioni future”. Da qui l’appello agli amministratori “perché assumano le decisioni, anche di carattere finanziario, per favorire il funzionamento di alcune fondamentali strutture culturali, senza attendere tempi finanziariamente felici che non verranno mai”.

In particolare, viene sollecitato il Comune di Caltanissetta affinché: 1) riorganizzi e apra alla fruizione l’Archivio storico comunale, che custodisce i documenti essenziali alla ricostruzione della memoria storica della città; 2) renda pienamente fruibile il patrimonio librario e documentale della biblioteca “Luciano Scarabelli” con la sistemazione di tutti i libri, e provveda (dopo 31 anni!) alla nomina di un dirigente, anche esterno, che promuova il rilancio organizzativo di tale struttura; 3) definisca un serio progetto che valorizzi adeguatamente, attraverso una struttura museale come il Palazzo Moncada, le opere dello scultore nisseno Michele Tripisciano e degli altri artisti che hanno onorato la nostra città; 4) provveda ad un’adeguata valorizzazione della figura dello scrittore nisseno Pier Maria Rosso di San Secondo, attraverso la distribuzione, alle istituzioni culturali nazionali, delle sue opere di narrativa pubblicate dalle amministrazioni comunali precedenti, ma mai fatte conoscere con adeguate iniziative. Si adoperi, inoltre, a promuovere le sue opere teatrali, anche mediante un premio nazionale di teatro intitolato alla sua memoria; 5) metta mano ad un recupero serio del centro storico realizzando fatti concreti e non solo atti formali e tuteli, valorizzi e realizzi i giardini pubblici; 6) metta gratuitamente a disposizione delle associazioni culturali e di volontariato i pochi spazi culturali esistenti in città; 7) aiuti le iniziative culturali meritevoli che onorano e valorizzano la Città.

Queste, invece, le richieste rivolte all’Amministrazione Provinciale: 1) rendere fruibile al pubblico degli studiosi l’Archivio storico provinciale; 2) completare, ristrutturare e rendere fruibile ai turisti e agli studiosi il Museo mineralogico; 3) promuovere la creazione del Museo dell’arte tipografica e dell’editoria nissena presso l’ex Istituto Umberto I, per la salvaguardia e la fruizione museale della storica tipografia dell’ex Ospizio di Beneficenza da cui provengono tutte le maestranze che hanno creato le successive tipografie nissene.
Le tre Associazioni ritengono inoltre che le amministrazioni locali abbiano il dovere di collaborare nei limiti delle loro competenze: 1) a promuovere, limitandoci alla parte interna della nostra provincia, la valorizzazione e lo scavo delle zone archeologiche di Sabucina e Vassallaggi, non dimenticando le zone minori come Gibil-Gabib, Raffe, Polizzello ed altre, e soprattutto promuovendo le sinergie per esplorare e studiare la città di Capodarso; 2) a favorire la valorizzazione e la fruizione del Museo archeologico di Caltanissetta e delle strutture museali archeologiche minori come quelle di Mussomeli, Marianopoli, Milena ed altre ancora; 3) a completare il Museo delle Vare inserendolo in un circuito di valorizzazione delle arti minori; 4) a favorire la valorizzazione e la fruizione dei monumenti storici come il castello di Mussomeli a suo tempo progettato come Museo regionale del Medioevo e mai realizzato; 5) a promuovere un ripensamento delle manifestazioni legate alla Settimana Santa, oggi sommerse in periodo pasquale dalle altre manifestazioni similari, promuovendo il loro svolgimento anche durante altri periodi dell’anno; 6) a tutelare, valorizzare e promuovere le sette Riserve naturali provinciali; 7) a sostenere le iniziative culturali meritevoli che onorano e valorizzano la nostra provincia.
“Non possono valere come alibi le difficoltà di bilancio di questo particolare momento”, si legge ancora nella lettera aperta, e “una più oculata utilizzazione del personale e un minore dispendio di risorse per remunerare competenze esterne all’amministrazione (direttori generali, consulenze, incarichi professionali esterni) ed i Consigli possono consentire opportune economie di bilancio da destinare alla cultura”.

POSTILLA_Nessuno può negare la centralità, l’urgenza della “questione centro storico”, a Caltanissetta. Una questione che richiede risposte complesse, autentiche, non improvvisate, non episodiche. Risposte concrete. Una questione che contiene dentro di sé diverse altre questioni, diversi altri temi: le dinamiche sociali, l’identità culturale e sociale, la pianificazione urbana e territoriale, il problema della casa, la conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, il tema del restauro, la manutenzione degli edifici, la viabilità, il verde, i parcheggi, il decoro urbano. E poi: l’efficienza e l’efficacia organizzativa, operativa delle istituzioni, la loro capacità di interloquire, dialogare. Il reperimento e la gestione delle risorse economico-finanziarie, la qualità dei servizi, le infrastrutture a rete, l’artigianato, il lavoro. Noi siamo convinti, da sempre, che il centro storico rappresenti una risorsa, un’opportunità straordinaria per lo sviluppo economico e sociale della città. Il suo recupero, la sua rivitalizzazione richiedono grande impegno politico e istituzionale, capacità di programmazione e progetto, trasparenza amministrativa, capacità di coinvolgimento e coordinamento dei diversi soggetti pubblici.

Inoltre, riteniamo importante tutelare e valorizzare le poche aree verdi, i giardini pubblici (storici e non) presenti in città. Fondamentale, poi, è la realizzazione – in tempi brevi –  di un parco urbano all’interno della vasta area occupata dalla Caltanissetta contemporanea.

L’Amministrazione provinciale, infine, ha il dovere di tutelare, valorizzare e promuovere le sette riserve naturali presenti nel territorio nisseno: Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale, Sughereta di Niscemi, Contrada Scaleri, Lago Soprano, Lago Sfondato,  Monte Conca, Biviere di Gela. Aree protette di eccezionale valore naturalistico, paesaggistico, scientifico, culturale, estetico, educativo, ricreativo. Peculiari luoghi della biodiversità.


Leandro Janni

Consigliere nazionale di Italia Nostra, rappresentante di Italia Nostra Caltanissetta

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