Eccolo l’ineffabile presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: dopo avere individuato tre siti per lo stoccaggio dell’amianto in territorio nisseno (nelle ex miniere), adesso intende far costruire un megainceneritore (termovalorizzatore – termoutilizzatore) al centro della Sicilia. Ciò che non era riuscito a Cuffaro nel 2002 intende farlo Musumeci nel 2021? Questo è il suo peculiare piano regionale per la gestione dei materiali post-consumo – chiamati impropriamente “rifiuti”?
Insomma: proporre, come sta facendo Musumeci, la soluzione degli inceneritori per risolvere il problema della gestione del secco residuo e dell’emergenza rifiuti è solo illusorio. Oltre che fuorviante e pericoloso. Infatti, oltre ad essere un investimento oneroso, sia per il pubblico sia per il privato, che verrebbe pagato comunque dalle tasse dei siciliani con costi di conferimento di duecento euro a tonnellata, ci vorranno non meno di sette-dieci anni, e non tre come Egli sostiene, per la loro realizzazione. Inoltre, impedirebbe di fatto il raggiungimento degli obiettivi di riciclo previsti dalle direttive europee. E poi, l’attuale Presidente della Regione fa finta di non sapere che i megainceneritori sono, e lo saranno sempre di più nei prossimi anni, un problema e non la soluzione per gestire la chiusura del ciclo dei rifiuti. Eppure sono trascorsi quattro anni. Invano. Quattro anni durante i quali, nell’Isola, non si è riusciti a realizzare nemmeno un impianto pubblico per il recupero e il riciclo e neanche ad autorizzare quelli già esistenti. Un fatto sconcertante.
Sappiamo bene che l’Unione Europea incoraggia e finanzia soluzioni di gestione dei rifiuti a prestazioni ambientali più elevate che abbracciano l’obiettivo “zero rifiuti”, come la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti. In Sicilia, grazie a una esiziale strategia, la raccolta differenziata rimane bassissima e le discariche sono pericolosamente colme. È da anni, ormai, che noi ambientalisti lo denunciamo: l’unica via per uscire dalla perenne, voluta emergenza è la raccolta differenziata e la realizzazione di impianti per gestire i rifiuti. Ma, l’attuale Governo regionale e le Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti non sono stati in grado di imprimere una svolta efficace ed efficiente. Una svolta assolutamente necessaria.
POSCRITTO – Giorni fa, l’ineffabile presidente Musumeci aveva incontrato le associazioni di SOS Sicilia Centrale (tra cui Italia Nostra Sicilia), promettendo loro tutela e valorizzazione dei beni culturali e del paesaggio nel cuore dell’Isola. A distanza di pochi giorni, Egli propone un megainceneritore per l’area centrale della Sicilia. Che altro dire?
Prof. Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia