LE COLTURE TERRAZZATE PERIURBANE DI CATANIA E CENTRI LIMITROFI
Monte Po e Colline dei Sieli – Misterbianco e Motta Sant’Anastasia
Sezione di Catania
LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA
La collina di monte Po e le colline dei Sieli (tra Misterbianco e Motta S. Anastasia) erano coltivate a grano avvicendato a leguminose: spesso in certe aree per regimare le acque piovane, gli agricoltori ricorrevano ai terrazzamenti. Si tratta di terreni in parte lavici, destinati una volta a vigneto e agrumeto, mentre altri terreni argillosi e alluvionali erano destinati nel passato alle cerealicolture. Su taluni rilievi sono presenti testimonianze storiche antiche (resti di antica basilica bizantina) e recenti (insediamenti bellici del II conflitto mondiale)
BREVE DESCRIZIONE DELLE COMPONENTI PRINCIPALI
La storia
Sulle colline periurbane della città di Catania, grazie alla posizione dominante sui quartieri e sulla periferia, sono presenti talune testimonianze degli eventi bellici del II conflitto mondiale composti di gallerie e bunker in cemento armato, che costituivano le roccaforti per posizionare mitragliere pesanti in contro truppe di invasione. Talune indagini archeologiche segnalano anche la presenza di ruderi di un insediamento religioso riferibile ad una chiesa bizantina.
La maggior parte dell’area, fino agli anni 1920 – 1930, era destinata alle colture cerealicole avvicendate a colture di Leguminose e pascolo per il miglioramento dei suoli. Questo tipo di conduzione agricola sulle aree dei terreni argillosi e alluvionali si estendeva in tutta l’area fino alla piana di Catania mentre a breve distanza, sui suoli vulcanici della colate laviche del 1669, si estendevano i vigneti e altri frutteti specializzati. Tanto sui suoli argillosi che sui suoli lavici, le superfici erano modificate grazie alla elevazione di muri a secco e terrazzamenti di cui oggi abbiamo ancora evidente testimonianza. Oggi le colture sono in abbandono, tranne locali sopravvivenze utilizzatorie. Sono presenti tracce di vecchi pozzi e relativi acquedotti. (…)