Italia Nostra

Data: 9 Maggio 2018

“… Quella linea sottile di visibilità e incertezze”: il pittore Benedetto Tilotta si racconta a IN Melilli

Cosa si cela dietro la linea tracciata su una tela? Quali mondi, quante evasioni?

“In apparenza, questo luogo è semplice; è di pura reciprocità; guardiamo un quadro da cui un pittore a sua volta ci contempla. Null’altro che un faccia a faccia, occhi che si sorprendono, sguardi dritti che incrociandosi si sovrappongono. E tuttavia questa linea sottile di visibilità avvolge a ritroso tutta una trama complessa di incertezze, di scambi, di finte. […] Ma a sua volta lo sguardo del pittore diretto, fuori del quadro, verso il vuoto che lo fronteggia, accetta altrettanti modelli quanti sono gli spettatori che gli si offrono; in questo luogo esatto, ma indifferente, il guardante e il guardato si sostituiscono incessantemente l’uno all’altro”.

Mutua le parole di Michel Focault, Benedetto Tilotta, pittore e scrittore melillese, per rispondere all’interrogativo da cui parte il suo intervento per presentare i suoi quadri inediti ai soci di Italia Nostra – sez. Melilli.

Ancora una volta la Saletta dell’EcoMuseo “Monti Climiti” di Melilli (in via San Cristoforo, 9) è stata la scena su cui si è mosso, sabato 5 maggio 2018 alle ore 18.30, uno “spettacolo” inedito è originalissimo.

Non solo pittore e scrittore, Benedetto Tilotta si è anche occupato di teatro d’avanguardia: ecco perché affiora subito, a prima vista, nelle sue opere pregne di una grande personalità che concede di distinguerle fra tante, un residuo, un tocco indelebile, inconfondibile di futurismo. Qui il movimento è un elemento essenziale, la ricerca di un linguaggio nuovo, proiettato nel futuro sia attraverso le tematiche avanguardiste, sia attraverso nuove formule d’espressione che prevarichino la tradizione, sia avvalendosi del prezioso contributo che gli possano offrire le soluzioni estrose dei maestri del passato. Il tutto riuscendo a parlare in un’ottica rinnovata ed aderente alle nuove ansie, alle nuove esigenze…

Il suo è un futurismo non di imitazione né di mera e passiva assimilazione, bensì un futurismo d’ispirazione che si evolve autonomamente e sviluppa nuove risorse personali, sposandosi sia a nuove formule espressive che ad atteggiamenti originali gravitanti sulla propria concezione d’arte e di vita.

Del suo tratto inconfondibile, delle sue ispirazioni, della poetica della sua pittura, Benedetto ha parlato, non tralasciando alcun aspetto relativo alla sua produzione artistica.

“Si realizza oggi – afferma la prof.ssa Nella Tranchina, presidente IN – sez. Melilli – una delle nostre più grandi ambizioni: coniugare l’attività associativa di tutela del territorio e del patrimonio culturale con le competenze, le doti, le virtù dei nostri associati. Benedetto Tilotta è socio IN da oltre un anno e oggi ci fa dono delle sue opere che entrano a pieno titolo nel patrimonio da preservare, tutelare, conservare. Siamo davvero orgogliosi di poter vantare tra i nostri soci un artista completo, qual è Benedetto, che ha esposto non solo in tutta Italia ma anche all’estero”.

Addetto stampa

Alessandra Privitera – 3494620291

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