La grandezza storica, culturale e naturale della Sicilia è testimoniata dal riconoscimento di ben 7 siti Patrimonio dell’Umanità conferiti dall’Unesco. Il Parco Archeologico di Agrigento e la Villa Romana del Casale furono i primi siti della regione ad essere sotto la tutela Unesco. Nel 2000 fu la volta delle Isole Eolie. L’intera area barocca del Sud-Est, invece, fu insignita del riconoscimento nel 2002 e infine Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica nel 2005. Riconoscimento per il Monte Etna nel 2013 e adesso il Percorso arabo-normanno. L’Italia è il Paese al mondo con più riconoscimenti World Heritege List, seguita da Spagna e Cina.
Il Percorso arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale diventa dunque patrimonio dell’Umanità: lo ha stabilito il Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco riunito a Bonn. Ecco i monumenti inseriti nel percorso che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento: Palazzo Reale, Cappella Palatina, San Giovanni degli Eremiti, chiesa della Martorana, San Cataldo, la Zisa, Ponte dell’Ammiraglio, la cattedrale di Palermo, la cattedrale di Cefalù e il duomo di Monreale. A Bonn è volato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando insieme con il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando: “Una giornata storica”. Soddisfatto Aurelio Angelini, presidente della Fondazione Unesco Sicilia, che ha seguito passo passo la candidatura del percorso arabo-normanno: “Una gratificazione che arriva dopo anni di lavoro condiviso con studiosi e rappresentanti delle istituzioni (tra cui dirigenti e studiosi di Italia Nostra). Abbiamo lavorato in piena sintonia con il presidente della commissione Unesco Gianni Puglisi. Adesso per Palermo inizia la sfida: misurarsi con le opportunità che questo riconoscimento ci offre”.
Il mondo ora sa che arte e cultura arabo-normanna hanno illuminato il Medioevo mediterraneo ed europeo con un peculiare apporto. Noi siciliani dobbiamo fare di tutto per tornare ad essere degni di tanta arte, originalità, dedizione. Abbiamo ereditato un patrimonio straordinario. Speciale. Speriamo vivamente di saperlo conoscere, custodire e valorizzare in modo adeguato. Di certo, disegni di legge come quello -pessimo – sui centri storici siciliani, approvano dai deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana nei giorni scorsi, non sono incoraggianti.
Liliana Gissara – Consigliere nazionale di Italia Nostra
Piero Longo – Presidente della Sezione di Italia Nostra Palermo
Leandro Janni – Presidente del Consiglio regionale di Italia Nostra Sicilia