SOS Sicilia Centrale presenta un volume che punta i riflettori sulle criticità e sulle potenzialità culturali del nostro territorio
10 Giugno 2025
I centri interni della Sicilia e, in particolare, quelli della Sicilia centrale, come Caltanissetta, rischiano, tra pochi anni, un vero e proprio tracollo economico, sociale e culturale.
Da tempo, ormai, la situazione è diventata insostenibile e si sta assistendo a un progressivo e inarrestabile processo di degrado e di abbandono che riguarda innanzitutto le infrastrutture, praticamente inesistenti e, in secondo luogo, la mancanza di un concreto progetto di sviluppo economico che possa garantire un futuro a queste aree depresse delle quali il governo regionale e quello nazionale sembrano essersi completamente dimenticati.
Abbandono, degrado e quella che si può a buon diritto definire una vera e propria “damnatio memoriae” riguardano anche e soprattutto il ricchissimo patrimonio culturale di questo sfortunato territorio che, nonostante le numerose denunce delle associazioni culturali di volontariato, continua a essere sotto attacco.
Il fenomeno, che nel corso dei decenni ha causato un enorme danno al patrimonio storico e artistico della nostra terra, non è facilmente arginabile, perché serve una costante attenzione e manutenzione dei siti atta alla loro fruibilità. Si continua a pagare ciò che la politica degli ultimi anni ha continuato a ignorare, non ascoltando le incessanti richieste di incremento di archeologi, restauratori, archivisti, bibliotecari, storici dell’arte e di operatori culturali nelle Soprintendenze (organo preposto alla tutela del patrimonio culturale), nei Parchi Archeologici, nei Musei, nelle Gallerie d’Arte, nelle Biblioteche, negli Archivi, andando, di contro, nella direzione opposta con provvedimenti che mirano al loro depotenziamento, come il decreto 9/22 con cui il governo regionale ha soppresso le sezioni tecnico-scientifiche, andando peraltro contra legem.
In questi giorni è stata resa pubblica la notizia che l’Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Scarpinato ha stanziato circa 3 milioni di euro per interventi di restauro e conservazione del patrimonio artistico dell’Isola. Le risorse, provenienti da fondi regionali, serviranno a finanziare i progetti presentati da musei, soprintendenze, parchi archeologici e biblioteche. Nel dettaglio, i fondi verranno così ripartiti: 114 mila euro per il restauro, la rilegatura e la conservazione di materiale bibliografico e archivistico raro e di pregio; 1,22 milioni per la tutela, la custodia, la manutenzione e il restauro di beni monumentali, naturali e ambientali, come chiese, palazzi storici e giardini; 509 mila euro per esplorazioni e scavi archeologici, con l’obiettivo di migliorare l’agibilità, la manutenzione e la valorizzazione di aree e reperti; 1,723 milioni per la tutela, il restauro e la conservazione di opere d’arte mobili, come dipinti, statue, paramenti sacri e fercoli.
Si tratta di elemosine, di briciole considerando la vastità e la capillarità del patrimonio culturale siciliano, peraltro in un’Isola dove l’ente di tutela non ha in organico i tecnici della tutela.
Questa tragica situazione ha suscitato da tempo la viva preoccupazione di alcune Associazioni culturali che operano nel territorio che, da diversi anni, si battono affinché la memoria materiale, la bellezza, la storia, che costituiscono fondamento della nostra società, non vadano perdute. Dopo aver sollecitato e denunciato attraverso conferenze, video, esposti, comunicati stampa, incontri, disponibilità alla collaborazione a titolo volontario, le Associazioni, afferenti al gruppo SOS Sicilia Centrale, hanno pubblicato un volume che denuncia le criticità e, al contempo, evidenzia le potenzialità inespresse di un territorio ricco di risorse e di opportunità da (ri)scoprire. Questo, con l’auspicio che possa diventare uno strumento utile per far conoscere lo stato di quei luoghi che chiedono da tempo, a gran voce, interventi urgenti e salvare dall’oblio le testimonianze di un passato da lasciare in eredità alle future generazioni.
Il volume, dall’emblematico titolo “SOS Sicilia Centrale. Un territorio ferito. Tra criticità e potenzialità”, è pubblicato da Edizioni Lussografica e sarà presentato a Caltanissetta il 13 giugno 2025, alle ore 18,00, presso la Sala Conferenze di Sicilbanca.
Interverranno Giuseppe Di Forti, presidente di Sicilbanca, Walter Tesauro, sindaco della città e Donatella Giunta, direttrice del Parco Archeologico di Gela.
Saranno presenti l’editore, Salvatore Granata, e gli autori del volume: Marina Castiglione, Maria Concetta Cilano, Stefania D’Angelo, Gero Difrancesco, Giuseppe Giugno, Leandro Janni (presidente regionale di Italia Nostra Sicilia), Luigi Calogero Mazzara, Luca Miccichè, Simona Modeo, Marisa Sedita.
Le Associazioni di SOS Sicilia Centrale
Associazione Alchimia, Associazione Archeologica Nissena, Associazione Trinasoteira, Comitato di Quartiere di Gibil Habib, Italia Nostra Sicilia, Pro Loco di Caltanissetta, piùCittà, Rivista di Studi Storici Siciliani, SiciliAntica, Società Dante Alighieri di Caltanissetta
(foto di copertina – del Ponte Capodarso – di Leandro Janni)
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