Italia Nostra

Data: 12 Agosto 2021

Sulla Sicilia bel tempo

incendio

Scrive il buon Luca Mercalli: «La nostra mente, con le nostre emozioni, crea reti di ricordi di infinità complessità, che hanno il tempo meteorologico talvolta come protagonista, quasi sempre come sfondo. Ecco allora che c’è chi esulta con la neve e si deprime con il sole. Troppo facile limitarsi a definire il “bel tempo” con il sole e il “brutto tempo” con la pioggia». 

Il meteo, ormai, è una delle nostre ossessioni. Sapere se pioverà, conoscere la temperatura massima e minima di una giornata, prevedere il tempo e le sue evoluzioni è diventato di primaria importanza per noi abitanti del pianeta Terra, nell’epoca inquietante dell’Antropocene. Insomma: altro che inglesi! Ormai è una sorta di fissazione, di smania generalizzata. Anche per noi siciliani. Anche in estate. E infatti fioriscono i siti internet specializzati in previsioni, fioriscono i meteorologi e le rubriche televisive. Tra queste, la rubrica del TgR Sicilia. Nell’edizione delle 19,35 di ieri, 11 agosto 2021, veniva affermato: «Sulla Sicilia bel tempo». Bel tempo?!? Come si fa a dire una assurdità del genere! Bel tempo se nell’Isola avessimo 25-30 al limite 35 gradi C., ma qui stiamo veramente schiattando dal caldo: le temperature, per l’intera settimana, vanno da 40 a 49 gradi C.; le terre, i boschi, le case, investite dall’anticiclone subtropicale africano “Lucifero” (…e non solo), bruciano. Letteralmente. Gli animali, le persone boccheggiano, stramazzano. E questi esperti, questi tecnici affermano, certificano – ineffabilmente – «Sulla Sicilia bel tempo». D’accordo, è una semplificazione giornalistica, ma a tutto c’è un limite.  

Vengono in mente, semmai, le parole di Greta Thunberg, Svante Thunberg, Beata e Malena Ernman (2019): «Ci troviamo di fronte a una catastrofe. Voglio che proviate la paura che provo io ogni giorno. Voglio che agiate come fareste in una situazione di crisi. Come se la vostra casa fosse in fiamme. Perché è quello che sta succedendo».
E comunque, tornando alla rubrica relativa alle previsioni meteo del TgR Sicilia, siamo davvero lontani, lontanissimi dall’impeccabile e competente colonnello Bernacca, figura mitica di quella televisione che, a suo tempo, ha ben informato e formato tanti italiani.  

Ma ecco, di seguito, un “glossario” dei termini che andrebbero utilizzati in un bollettino meteo.  


Prof. Leandro Janni, Presidente di Italia Nostra Sicilia 

 

*** 

Ablazione riduzione del volume di una lingua di un ghiacciaio per fusione e/o evaporazione dello stesso. 

Albedo energia solare riflessa nello spazio da un corpo. 

Alisei venti costanti che soffiano tra il 5° e il 30° parallelo, sono generati dal gradiente barico tra le zone di alta pressione tropicali e quelle di bassa pressione equatoriali. 

Anticiclone zona caratterizzata da alti valori di pressione nella quale i valori barici crescono dalle zone periferiche al centro. Il moto della struttura anticiclonica è orario. 

Arcobaleno fenomeno che produce uno spettro di luce nel cielo quando i raggi solari si riflettono sulle gocce in sospensione prodotte da una precipitazione (il più delle volte temporalesca). 

Atmosfera fluido gassoso che avvolge la terra e che ne subisce i moti di rotazione e di rivoluzione nonché la forza di gravità. 

Avvezione fenomeno che implica la sostituzione di una massa d’aria preesistente con un’altra di diversa origine. 

Bar unità di misura della pressione; normalmente se ne usa il sottomultiplo, il millibar (mbar). 

Barometro strumento che misura la pressione atmosferica. 

Barosfera è la parte più bassa dell’atmosfera compresa tra il suolo e 8000 metri di quota. 

Bassa pressione porzione di atmosfera caratterizzata da bassi valori barici intorno alla quale i venti ruotano in senso antiorario nell’emisfero settentrionale e in senso orario in quello meridionale. In cartografia è rappresentato da la lettera “B” (“L” in inglese). 

Beaufort (scala di) classificazione che suddivide i venti in 12 gradi a seconda della loro velocità. 

Bora vento catabatico proveniente dalle Alpi Giulie e caratterizzato da forti raffiche capaci di raggiungere i 150-160km/h. E’ particolarmente frequente durante la stagione invernale e interessa principalmente l’Istria settentrionale e Trieste; quando è particolarmente inteso può giungere fino a Venezia e Chioggia. 

Brezza vento periodico provocato dalla differenza di pressione tra la terra ferma e le grandi distese d’acqua (laghi e mari). 

Brinata fenomeno che implica il congelamento cristallino della rugiada a seguito dell’abbassamento al di sotto dello zero della temperatura. 

Calma di vento indica l’assenza di vento, per convenzione si ha quando la velocità è inferiore a 1,8 km/h (1 nodo). 

Calore energia che si trasferisce da un corpo all’altro se questi si trovano in condizioni termiche diverse. 

Calore specifico quantità di calore necessaria per innalzare di 1°c la temperatura di 1 chilo di materia. Il calore specifico è molto basso per i solidi ed è molto alto per i liquidi. 

Caloria quantità di calore necessaria per innalzare di 1°c la temperatura di un grammo d’acqua. 

Carotaggio tecnica che consiste nel prelevare, tramite trivelle o succhielli, lunghi cilindri di ghiaccio (carote) dall’analisi dei quali è possibile comprendere l’andamento climatico del passato. La ricerca consiste principalmente nell’analisi delle bolle d’aria intrappolate nel ghiaccio, più la carota è lunga più si riesce ad andare indietro nel tempo. 

Celsius unità della scala termometrica con 0 al punto di solidificazione e 100 al punto di ebollizione. 

Ciclogenesi mediterranea ciclone che si forma ed agisce all’interno del bacino del Mediterraneo. Si forma a seguito di “cut off” della corrente a getto principale o attraverso la canalizzazione di correnti fredde all’interno vallate che poi sfociano sul mare. 

Ciclone zona di bassa pressione caratterizzata da valori pressori decrescenti dalla periferia al centro e da isobare prevalentemente chiuse. 

Ciclone extratropicale cicloni che nascono da ondulazioni del fronte di separazione tra aria di origine polare e aria di origine tropicale. 

Ciclone tropicale cicloni che si sviluppano tra il 5° e il 20° parallelo N/S. Devono la loro genesi al calore latente di condensazione fornito dalle masse d’aria calda in sollevamento dalle grandi distese oceaniche. 

Cirri nubi che si sviluppano tra i 6000 e i 12000 metri d’altezza nella fascia temperata. Sono caratterizzati da forme allungate o filamentose e si presentano di colore bianco candido. 

Clima media delle situazioni meteorologiche di una data zona o regione in un determinato periodo di tempo. I fattori che determinano un clima sono latitudine, longitudine, altitudine, distanza dal mare, correnti oceaniche, i venti, l’umidità etc. 

Climatologia scienza che studia i fattori meteorologici che determinano un clima nonché i cambiamenti che esso assume nel corso del tempo. 

Condensazione processo che permette ad una massa d’aria in risalita di passare dalla fase gassosa a quella liquida. In meteorologia le masse d’aria condensano per sollevamento convettivo o per sollevamento forzato; quest’ultimo tipo di sollevamento avviene, ad esempio, quando una massa d’aria risale forzatamente il versante di un montagna. 

Convergenza confluenza di masse d’aria verso un medesimo punto. L’accumulo dell’aria non può proseguire senza l’innalzamento della stessa, ciò comporta moti ascendenti i quali posso generare vortici depressionari. 

Convezione meccanismo per cui un certo volume d’aria riscaldata tende a salire verso l’alto. La convezione può essere libera o forzata. 

Coperto copertura nuvolosa del cielo pari a 8 ottavi. Ovvero cielo totalmente coperto senza alcuna zona di sereno. 

Cumulo rientra nella categoria delle nubi a sviluppo verticale e si presenta ad altitudini comprese tra i 2000 e i 3000m, ha base orizzontale e un corpo di color bianco che tende verso l’alto. Quando lo sviluppo del cumulo raggiunge altezze ragguardevoli (cumulo nembo, fino a 10.000-12.000m) dà origine a piogge. 

Dendroclimatologia scienza che studia la storia del clima attraverso l’analisi degli anelli di crescita degli alberi. 

Depressione termine che identifica un’area in cui la pressione è più bassa rispetto alle zone circostanti. Può essere considerato un sinonimo di “ciclone extratropicale” o di “ciclogenesi mediterranea”. 

Desertificazione processo di degradazione del terreno che lo porta ad essere totalmente improduttivo. La desertificazione può essere causata dall’attività umana (pascolo, deforestazione, sfruttamento eccessivo etc…), dai cambiamenti climatici o da eventi geologici. 

ECMWF European Center for Medium range Weather Forecasts, centro europeo per le previsioni a medio termine. 

Effetto serra processo naturale che consiste nel assorbimento da parte di alcuni gas dell’atmosfera (anidride carbonica, metano, vapore acqueo etc…) del calore solare riemesso dalla terra sottoforma di radiazione infrarossa. Senza questi gas il calore restituito dalla terra si disperderebbe rapidamente nello spazio e la terra tenderebbe a scottarsi e congelarsi nel giro di 24h rendendo la vita quasi impossibile. 

Effetto serra antropico le attività umane negli ultimi due secoli hanno contribuito ad aumentare la percentuale dei gas serra nell’atmosfera incrementando il calore infrarosso da essi assorbito. Ciò ha provocato, e sta provocando, un innalzamento medio della temperatura media globale. 

Energia solare energia trasmessa dal sole verso le terra, ha una distribuzione irregolare sia a causa della forma sferica del pianeta sia per l’inclinazione del suo asse. Ogni secondo il sole trasmette sull’orbita terrestre 1367 watt per metro quadrato, questa energia viene assorbita, diffusa o riflessa. 

Escursione termica differenza tra la temperatura massima e la temperatura minima rilevate in uno stesso giorno e nel medesimo punto. 

Evaporazione passaggio di stato della materia dallo stato liquido a quello aeriforme. 

Fahrenheit (scala di) scala termometrica nella quale i due punti fissi sono posti in corrispondenza della temperatura raggiunta da una miscela ghiaccio-cloruro (0°F) e della temperatura media del corpo umano (97°F). Per semplicità oggi si usa far coincidere questi due punti con gli 0° e i 100° celsius, ovvero 32° e 212° Fahrenheit. 

Foehn (effetto) fenomeno causato da masse d’aria che impattano contro un ostacolo orografico. Si manifesta lungo il lato sottovento della montagna dove si ha scorrimento discendente della massa d’aria, riscaldamento per compressione adiabatica e forte diminuzione dell’umidità relativa. Si manifesta attraverso forti raffiche di vento. Al nord Italia si ha quando un fronte freddo da nord impatta più o meno perpendicolarmente contro l’arco Alpino; è più frequente nei mesi di Febbraio e Marzo. 

Foschia fenomeno che si manifesta attraverso la sospensione di minute goccioline d’acqua o particelle igroscopiche che riducono la visibilità. L’occhio può però distinguere lo spazio che lo circonda fino a un chilometro di distanza. 

Fronte superficie che separa due masse d’aria di diversa origine. 

Fronte caldo superficie di separazione tra una massa d’aria calda in avanzamento ed una massa d’aria fredda preesistente. L’aria calda ad un certo punto arriva a sovrastare quella fredda condensando e dando origine a nubi e piogge. 

Fronte freddo superficie di separazione tra una massa d’aria fredda avanzante ed una massa d’aria calda preesistente. L’aria fredda tende ad incunearsi al di sotto di quella calda sollevandola e dando origine a nubi e piogge, spesso causa fenomeni precipitativi intensi. 

Fronte occluso fronte che si genera nella fase finale della vita di un ciclone; si ha quando la massa d’aria calda viene sollevata completamente da quella fredda in arrivo. Ciò comporta ancora nuvolosità estesa e precipitazioni ma la sorte della perturbazione è segnata. 

Fulmine scarica elettrica che si può generare tra nube e suolo e tra nube e nube. Il fattore principale che contribuisce alla genesi del fulmine è il gradiente elettrostatico tra sommità della nube temporalesca, la base della stessa e il suolo. Le particelle discendenti, più grosse, strappano elettroni (carica negativa) a quelle più piccole in sospensione creando così negatività alla base della nube e positività alla sua sommità. Quando la differenza elettrostatica raggiunge un determinato punto si forma la scarica elettrica. Il fulmine raggiunge il suolo quando questo presenta cariche prevalentemente positive. 

Galaverna deposito di ghiaccio costituito da granuli che possono presentare filamenti cristallini. Il fenomeno si forma su superfici esposte al vento a seguito del congelamento rapido di goccioline di nebbia. 

Gelata fenomeno che implica il congelamento cristallino della rugiada a seguito dell’abbassamento al di sotto dello zero della temperatura. 

Gelicidio strato omogeneo di ghiaccio al di sopra di un oggetto che avviene a seguito del congelamento della pioggia. Il fenomeno si verifica quando la pioggia cade da strati d’aria con temperatura positiva verso strati con temperatura al di sotto degli 0°c. In Italia fenomeno è frequente in pianura padana, nelle valli alpine e nelle conche appenniniche più fredde. 

Glaciazione fenomeno geo-climatico che consiste nella forte espansione dei ghiacciai polari e vallivi a seguito di un deciso e generalizzato abbassamento della temperatura media della terra. 

Gradiente barico orizzontale rapporto tra la differenza di pressione tra due punti e la distanza tra i due punti stessi. 

Gradiente barico verticale differenza di pressione tra due punti a diversa altezza ma posti sulla stessa verticale. 

Gradiente pseudoadiabatico variazione della temperatura di una massa d’aria satura; equivale a circa 0,6°c ogni 100m. 

Gradiente termico variazione della temperatura ogni 100m di ascesa o discesa. 

Grandine precipitazione costituita da granuli di ghiaccio aventi diametri medi compresi tra i 5 e i 40mm; eccezionalmente la grandine può raggiungere le dimensioni di un mandarino. La meteora si forma a seguito della collisione tra gocce d’acqua raffreddate e particelle di ghiaccio presenti nella nube. 

Grangnuola (o neve tonda) grani di neve caratterizzati da un sottile rivestimento di ghiaccio. 

Grecale vento freddo proveniente da Nord Est. E’ particolarmente frequente in inverno e può portare maltempo lungo le regioni del medio basso versante adriatico. 

Groppo temporalesco gruppo di cellule temporalesche molto ravvicinate ma non fuse tra loro. Si sviluppa lungo la testa di un fronte in avanzamento. 

Heat index equazione empirica che indica livelli di disagio o comfort per l’essere umano attraverso il rapporto tra umidità e temperature. 

HP abbreviazione inglese per High Pressure, nient’altro che la nostra Alta Pressione. 

Idrometeore con questo termine si intendono tutti i fenomeni di precipitazione o di condensazione dell’umidità atmosferica. Si distinguono idrometeore di precipitazione (pioggia, grandine, neve) e idrometeore di condensazione (nebbia e nubi). 

Igrometro strumento che misura il tasso di umidità relativa presente nell’aria. 

Instabilità atmosferica si ha instabilità atmosferica quando le particelle d’aria tendono a mutare sempre di più il loro livello altitudinale d’origine. In pratica più si hanno moti ascendenti e discendenti in atmosfera più l’aria è considerata instabile. 

Inversione termica fenomeno durante il quale la temperatura diminuisce spostandosi dall’alto verso il basso. Si verifica in pianura e nei fondovalle soprattutto durante il semestre freddo e in fasi anticicloniche. Durante le notti serene e senza vento il suolo nei bassi strati atmosferici tende a raffreddarsi più velocemente per irraggiamento rispetto a quelli posti in strati superiori. Nelle valli montane il fenomeno è incrementato dal fatto che l’aria fredda lungo i versanti montani tende a scivolare per gravità verso il basso accumulandosi nel fondovalle. 

Isobara linea che unisce punti aventi la stessa pressione. 

Isola di calore zona caratterizzata da una temperatura superficiale diversa dalle aree immediatamente circostanti. Si ha prevalentemente nelle grandi aree urbane dove la presenza di fabbricati e macchine determina un incremento della temperatura media rispetto alle aree rurali vicine. L’isola di calore può addirittura creare variazioni di tipo dinamico, ad esempio incrementando o diminuendo le precipitazioni e il vento. 

Isoterma linea che unisce i punti di ugual temperatura. 

Lampo effetto luminoso di una scarica elettrica all’interno di una nube temporalesca. 

Libeccio vento caldo, umido e foriero di precipitazioni proveniente da Sud Ovest. Il libeccio può essere particolarmente intenso lungo le regioni tirreniche e si lega il più delle volte a fronti atlantici. 

LP Low Pressure, termine inglese che indica la nostra Bassa Pressione. 

Lifted Index indice che misura la stabilità dell’aria nella media troposfera, molto utile per prevedere i temporali; si esprime attraverso la differenza tra la temperatura osservata a livello di 500hp e quella raggiunta da una particella d’aria sollevata dal livello del mare alla quota dei 500hp (5500m circa). Con indici superiori allo zero la probabilità di temporali è pressoché nulla, viceversa più l’indice è negativo più il fenomeno temporalesco è probabile e forte. 

Maestrale vento freddo e generalmente secco proveniente da Nord Ovest. Normalmente è portatore di bel tempo lungo il versante tirrenico e al nord, può recare instabilità sul medio-basso Adriatico. 

Meteorologia scienza che studia ed interpreta i fenomeni atmosferici cercando di prevederne intensità, distribuzione e tempistica. 

Meteoropatia sindrome medica caratterizzata da una serie di disturbi psicofisici legati alle variazioni del tempo atmosferico. 

Monsone vento periodico tipico dell’Oceano Indiano che soffia dal subcontinente indiano fino al Giappone meridionale. Il monsone si divide in due tipologie monsone invernale (secco) e monsone estivo (umido). Il monsone invernale spira da nord verso sud a causa dell’elevata differenza termica tra l’oceano indiano e il continente asiatico; quello estivo, invece, soffia dall’oceano verso il continente poiché quest’ultimo è molto più caldo della superficie marina. Il monsone estivo è portatrice di ingenti piogge, specie sull’India nord orientale a causa dello sbarramento rappresentato dall’Himalaya. 

Nebbia sospensione di minute gocce d’acqua nei bassi strati atmosferici che riduce la visibilità orizzontale a meno di un chilometro. 

Neve precipitazione atmosferica caratterizzata da cristalli di ghiaccio aventi forme esagonali o stellate che spesso di uniscono insieme costituendo il fiocco. Il processo fisico che genera la neve è la solidificazione che consiste nel passaggio dallo stato liquido a quello solido delle gocce d’acqua. 

Nubi insieme di minute goccioline d’acqua e/o di cristalli di ghiaccio generato dalla condensazione del vapore fornito dalle grandi distese liquide. Le nubi si dividono in quattro tipologie principali nubi alte, nubi medie, nubi basse e nubi a sviluppo verticale. 

Nubi alte si presentano ad altitudini comprese tra i 6000 e i 12000 metri, sono formate da piccolissimi cristalli di ghiaccio di colore bianco, non generano ombre sul terreno e presentano spesso forme allungate. Fanno parte di questa categoria i cirri, i cirrostrati e i cirrocumuli. Non portano precipitazioni. 

Nubi medie si presentano ad altitudini comprese tra i 3000 e i 6000m, sono formate sia da gocce d’acqua che da cristalli di ghiaccio. Possono essere di colore grigio o bianco ed hanno forma stratiforme e cumuliforme. Fanno parte di questa categoria gli altocumuli e gli altostrati. Favoriscono precipitazioni. 

Nubi basse si collocano tra i 2500-3000m e il livello del mare, sono formate da gocce d’acqua ma anche da cristalli di ghiaccio nella loro parte sommitale. Sono di colore grigio o biancastro ed assumono le forme più disparate. Fanno parte di questa categoria gli strati, gli stratocumuli e i nembostrati. Favoriscono precipitazioni estese, sia intense che deboli. 

Nubi a sviluppo verticale si collocano tra i 2000 e i 3000 metri ma la loro sommità può raggiungere i limiti della troposfera se il moto verticale è intenso. Il colore può variare dal grigio scuro al bianco candido. Fanno parte di questa categoria i cumuli e i cumulonembi. Se hanno un adeguato sviluppo verticale possono accompagnarsi a precipitazioni anche molto intense ma generalmente di breve durata. 

Nubifragio precipitazione molto intensa che in un lasso di tempo relativamente breve (non inferiore ai 15 minuti) scarica ingenti quantità di pioggia provocando dissesti idrogeologici. 

Nuvoloso copertura nuvolosa di 3, 4 o 5 ottavi. Ovvero cielo coperto da nuvolosità per circa metà superficie. 

Pioggia idrometeora liquida che si forma a seguito della condensazione del vapor d’acqua contenuto nell’atmosfera. L’unità elementare della pioggia è la goccia le cui dimensioni possono variare tra 1 e 4mm, raggiungendo occasionalmente i 6-7mm. 

Piogge acide piogge caratterizzate da gocce nelle quali gli ossidi di zolfo e di azoto formano modeste quantità di acido solforico e acido nitrico. Gli ossidi responsabili dell’acidificazione della pioggia provengono dalle attività industriali e dall’uso dei combustibili fossili. Le piogge acide possono provocare danni ingenti alla vegetazione, alle opere d’arte, alla fauna e agli ecosistemi lacustri. 

Pluviometro strumento per la misurazione della quantità di pioggia caduta. Ne esistono di numerosi tipi, tra questi ricordiamo pluviometro manuale, pluviometro totalizzatore, Pluviografo a sifone, Pluviometro a doppia bascula. 

Precipitazione termine generico che indica tutte le tipologie di idrometeore liquide, solide o cristallizzate provenienti da una nube. 

Precipitazione cumulata quantitativo di precipitazione, di ogni tipo (quella sotto forma di ghiaccio o neve viene espressa in forma di liquida), misurata da un pluviometro in un dato intervallo di tempo.
Pressione atmosferica pressione esercitata da una colonna d’aria su una data unità di superficie. Il valore della pressione varia in base all’altezza, alla latitudine, alla temperatura e all’umidità. Si misura in HP (Hecto Pascal) o in Millibar.  

Promontorio anticiclonico anticiclone dinamico caratterizzato da una forma cuneiforme o allungata generato dall’azione congiunta di due ondulazioni meridiane. Il promontorio anticiclonico ha normalmente breve durata e la sua intensità è direttamente proporzionale a quella dei cavi d’onda che ne inducono la formazione.
Punto di rugiada temperatura alla quale una massa d’aria umida diventerebbe satura. In pratica è la temperatura che costringe una massa d’aria a cedere la sua umidità sottoforma liquida o solida. Il punto di rugiada (o Dew Point) è tanto più basso quando minore è l’umidità dell’aria.

Radar meteorologico strumento che permette di rilevare ad ampia scala l’intensità e la quantità della precipitazione in fase di caduta. Il funzionamento del radar si basa sul principio della riflettività delle gocce d’acqua; queste, una volta “colpite” dall’impulso elettromagnetico inviato, provocano la diffusione verso il radar di una piccola frazione dell’energia trasportata dall’impulso. Più gocce sono presenti e maggior impulsi di ritorno giungeranno al radar meteorologico. 

Radiazione solare energia che dal sole giunge sulla superficie terrestre. Sull’estremità dell’atmosfera questa corrisponde a 1384 Watt/m2 (costante solare), tuttavia quando arriva sulla superficie terrestre risulta attenuata del 75%. Questo perché l’atmosfera filtra i raggi incidenti riflettendoli, assorbendoli o diffondendoli. 

Radiazione terrestre Radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre e, in parte, dall’Atmosfera. 

Rovescio precipitazione particolarmente intensa e di breve durata caratterizzata da gocce di pioggia o fiocchi di neve più grandi e più veloci rispetto a quelle di una precipitazione normale. 

Rugiada sottile strato d’acqua che si deposita sulle superfici raffreddate; è dovuto alla condensazione del vapor d’acqua contenuto nell’aria che circonda l’oggetto. 

Satellite meteorologico satellite geostazionario adibito alla rilevazione in tempo reale dei sistemi e degli elementi meteorologici. Si tratta di uno strumento diagnostico indispensabile per la previsione meteorologica e per il nowcasting; l’immagine satellitare di divide in visibile e infrarossa. 

Scaccianeve fenomeno che prevede il sollevamento della neve dal suolo tramite forti venti. 

Sereno copertura nuvolosa del cielo di 0 ottavi. Ovvero cielo totalmente o quasi sgombro da nubi. 

Siccità tempo anormalmente arido per una determinata area. 

Sinottica (o Nowcasting)  pratica che consiste nell’osservazione in tempo reale dell’evoluzione dei vari parametri meteorologici al fine di trarne indicazioni utili per la previsione meteorologica. Una buona analisi sinottica dev’essere improntata sul confronto dei dati rilevati in diretta con quelli osservati precedentemente. 

Smog foschia densa caratterizzata da un’alta concentrazione di fumi e gas, si manifesta soprattutto nelle grandi città e durante la stagione invernale. 

Stratosfera regione atmosferica situata tra la tropopausa e la stratopausa caratterizzata dal fatto che la temperatura cresce con l’altezza. 

Stratwarming improvviso e repentino riscaldamento della stratosfera che comporta la divisione in due cicloni distinti del vortice polare stratosferico. Tra essi si insedia un vasto e robusto anticiclone dinamico che col passare del tempo tende ad abbassarsi di altitudine giungendo alla fascia troposferica dove provoca lo scorrimento di masse d’aria estremamente fredda verso latitudini temperate. 

Temperatura proprietà fisica che regola il trasferimento di calore da un sistema all’altro. Lo scambio di calore avviene solo se tra i due corpi esiste un gradiente termico, se essi hanno medesima temperatura si dicono in equilibrio termico. In meteorologia e nella vita di tutti i giorni la temperatura è quella proprietà fisica che corrisponde alle note nozioni di caldo e freddo, rendendole misurabili. 

Temperatura media in climatologia è la media delle temperature osservate in un certo lasso di tempo e in un certo luogo. 

Temperatura percepita temperatura percepita dal corpo umano in relazione alle condizioni di umidità relativa e vento. La percezione termica da parte di un essere umano può discostarsi anche di molto da quella effettiva. 

Temperatura superficiale del mare (SST) temperatura della superficie del mare. E’ misurata mediante boe, navi, immagini all’infrarosso da satellite, e da osservazioni costiere. 

Tempesta tropicale figura vorticosa che precede/segue la formazione/declassamento di un uragano di prima categoria. La si individua attraverso l’intensità dei venti che provoca, normalmente essi sono compresi tra i 31 e i 63 nodi (62-126 km/h circa). 

Temporale fenomeno meteorologico caratterizzato da forti precipitazioni e scariche elettriche. I temporali si dividono in frontali, convettivi e orografici. I primi sono legati al sollevamento dell’aria calda preesistente da parte di un fronte freddo, nel secondo tipo rientrano quelli che si formano a seguito del sollevamento dell’aria calda al di sopra di suoli riscaldati, della terza categoria fanno parte i temporali che si formano in prossimità dei versanti sopravento dei rilievi. 

Tornado colonne d’aria caratterizzate da forti moti vorticosi che nascono generalmente nell’estremità inferiore di un mesociclone. I tornado possono raggiungere i 500 km/h radendo al suolo tutto ciò che incontrano sul loro cammino, hanno un diametro generalmente inferiore ai 100 metri e si misurano secondo la scala Fujita in F0/F1/F2/F3/F4/F5. 

Tramontana vento freddo proveniente da Nord particolarmente frequente durante la stagione invernale. La tramontana è generalmente secca e portatrice di bel tempo, tuttavia quando è legata ad una ciclogenesi può essere foriera di precipitazioni al sud e sul medio basso Adriatico. 

Tromba d’arivortice d’aria di forma conoide che genera venti fino a 150-200 km/h. Si forma a seguito di forti gradienti termici tra suolo e libera atmosfera. Le trombe d’aria possono presentarsi nella parte anteriore o posteriore di un sistema temporalesco oppure manifestarsi con cieli sereni nelle grandi aree pianeggianti desertiche (dust devil). 

Troposfera strato di atmosfera spesso circa 11000-12000 metri che confina in basso col suolo terrestre ed in alto con la tropopausa. Nella troposfera avvengono tutti i fenomeni meteorologici che costituiscono il tempo atmosferico. 

Umidità assoluta quantità di vapore acqueo contenuto in un metro cubo d’aria. La massima umidità contenibile per volume d’aria dipende dalla temperatura e si definisce umidità di saturazione la quantità di vapore acqueo contenibile ad una data temperatura. Più la temperatura aumenta più alta sarà l’umidità di saturazione. 

Umidità relativa rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuto in un metro cubo d’aria (umidità assoluta) e quello che dovrebbe contenere il metro cubo se l’aria fosse satura (umidità di saturazione). 

Uragano ciclone tropicale caratterizzato da forti venti che ruotano intorno ad un profondo minimo di pressione chiamato “occhio”. Gli uragani si formano al di sopra delle grandi distese marine comprese tra i 5 e i 15° di latitudine N/S, l’energia che permette ad un uragano di nascere ed approfondirsi arriva dal calore latente di condensazione liberano dal vapor d’acqua in ascesa. La forza di Coriolis devia le masse in risalita che iniziano a muoversi in cerchio creando così un vortice che intensifica ulteriormente i moti ascensionali. Un uragano maturo di massima intensità (F5) genera venti fino a 250km/h e il suo raggio può raggiungere i 150km. 

Venti costanti correnti che soffiano per tutto l’anno senza variare mai direzione. Possono però mutare la loro intensità, evento che spesso comporta cambiamenti importanti a livello meteo-climatico. Tra i venti costanti più importanti ricordiamo gli Alisei e i venti occidentali. 

Venti locali venti periodici che spirano su zone di limitata estensione geografica.
Venti occidentali (westerlies) correnti che soffiano prevalente da ovest verso est poste tra i 35 e i 60° di latitudine N/S. Sono il risultato della deviazione da parte della rotazione terrestre dei venti che spirano dalle zone di calma subtropicale verso quelle polari.  

Venti periodici venti che invertono la periodicamente la loro direzione ma rispettando sempre un determinato andamento. Tra questi ricordiamo le brezze e i monsoni. 

Ventun movimento di masse d’aria provocato dalla differenza di pressione tra due punti. Il vento si muove dalle zone di alta pressione verso quelle di bassa pressione. I venti si dividono in tre grandi categorie costanti, periodici o locali. 

Vento (raffica di) improvviso aumento o rapida variazione della velocità del vento. La durata è generalmente inferiore di 20 secondi. Le raffiche di vento sono generalmente associate ad altri fenomeni come ad esempio i temporali. 

Visibilità misura della opacità dell’atmosfera e quindi rappresenta la distanza massima alla quale è possibile vedere con una vista normale. 

  • Ottima > 10 Km 
  • Buona 4-10 Km 
  • Discreta 1-4 Km (foschia) 
  • Scarsa < 1 Km (nebbia) 

    Vorticità rotazione di una massa fluida. In meteorologia si ha vorticità durante la genesi di un sistema depressionario, più l’aria è divergente in quota e convergente al suolo maggiore sarà la vorticità. 

    Vorticità negativa si ha vorticità negativa quando un fluido ruota in senso orario; indica una situazione anticiclonica e quindi portatrice di bel tempo. 

    Vorticità positiva si ha vorticità positiva quando un fluido ruota in senso antiorario; indica una situazione depressionaria cui possono legarsi condizioni di instabilità. Più la vorticità è negativa più intenso potrà risultare il maltempo 

    Zona intertropicale di convergenza fascia di basse pressioni posta in prossimità dell’equatore. La genesi di questa cintura depressionaria è legata alla forte insolazione delle aree equatoriali che corrisponde ad altrettanto intensi moti ascensionali. I moti verticali devono essere compensati da una forte convergenza al suolo. 

    Zonale (flusso) flusso nel quale le masse d’aria scorrono prevalentemente lungo i paralleli. Si ha quando in corrispondenza delle aree polari insediano vortici depressionari profondi aventi scarsa o assente mobilità meridiana. 

    Zona di alta pressione subtropicale tra i 15 e i 30° N/S si estendono vaste zone di alta pressione che spesso coincidono con le più grandi estensioni desertiche del pianeta (vedi Cella di Hadley). 


    (Dal sito Internet: https://rabdo.blog/chi-siamo/)

per la foto principale:

Photo by Matt Palmer on Unsplash

foto libro Greta Thunberg

Photo by Carlos Roso on Unsplash

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