“Diafane passioni. Avori barocchi dalle corti europee” è la mostra che fino al 3 novembre è possibile ammirare al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti (Firenze). Si tratta di una straordinaria esposizione di quasi centocinquanta opere d’arte in avorio, che raccoglie la collezione medicea – iniziata con Ferdinando I (1549-1609) e divenuta per quantità e qualità una delle più importanti d’Europa – e pregevoli esemplari provenienti dai più importanti musei stranieri e da collezioni private.
Siamo molto lieti che tra le opere in mostra sia stato scelto anche il Cristo di San Pietro sull’Isola del Giglio, attribuito al Giovan Battista Bissoni: è stata Italia Nostra ad aver eseguito la prima schedatura e catalogazione del bene, sponsorizzandone poi dal 2009 l’attività di recupero e restauro. Al Giglio Italia Nostra aveva infatti lanciato una raccolta di fondi per restaurare ben tre opere d’arte conservate nella Chiesa di S. Pietro Apostolo di Giglio Castello: il Cristo d’avorio, la Deposizione (olio su tela, scuola veneta, XVII sec.) e l’Annunciazione (olio su tela, prima metà del XVII sec.).
Per saperne di più leggi l’articolo dal Bollettino n.446
Nella schedatura dell’opera redatta per il catalogo della mostra la sponsorizzazione risulta erroneamente attribuita al FAI anziché a Italia Nostra. La casa editrice Sillabe assicura che provvederà al più presto a inserire un errata corrige nel catalogo.