Italia Nostra

Data: 4 Luglio 2013

Ampliamento della Siena-Grosseto e la salvaguardia delle Terme di Petriolo e del Farma

Si pubblicano le considerazioni di Mariarita Signorini, Consigliere Nazionale di Italia Nostra, riportate nell’incontro in Provveditorato alle opere pubbliche lunedì 2 luglio 2013 sulla salvaguardia delle Terme di Petriolo e del Farma e i lavori di ampliamento della SS 223 Siena – Grosseto

Alla riunione i grandi assenti erano UNIPOL proprietaria della zona e l’Assessore regionale Scaletti, le due Soprintendenze (ai Beni architettonici e ambientali e quella archeologica). Erano presenti invece Enti locali associazioni e Comitati di zona. I lavori sono a tal punto di stato di avanzamento che non c’è molto altro da fare se non cercare di portare a casa il miglior risultato possibile, che per la nostra associazione è salvare e favorire soprattutto la rinascita delle antiche Terme di Petriolo. Riepilogando il mio intervento per Italia Nostra (nazionale e regionale) ho chiesto di visionare il nuovo progetto, Determina del 12-2-2013 del Ministero dell’Ambiente, che nessuno ha mai visto, nonostante il progetto sia stato cambiato radicalmente: si abbatte il viadotto attuale e se ne fa uno nuovo a 4 corsie con altezza dei piloni a 100 m. Ci è stato accordato di visionare nei prossimi giorni il progetto.

Ciò che ci preme è sintetizzabile in alcuni punti sostanziali:

1) la messa in sicurezza dei beni monumentali, cinta muraria e terme medievali, chiesetta del XIV sec.

2) in secondo luogo il loro restauro conservativo,

3) in seguito la fruizione pubblica del complesso termale antico, magari con la presa in carico da parte di Enti pubblici (se venisse espropriato dall’ANAS), le amministrazioni poi potrebbero avvalersi di una convenzione con associazioni locali per impedire che il sito torni al degrado odierno.

Aggiungo che nel mio intervento rappresentavo informalmente anche WWF (che non aveva rappresentanti da inviare):

4) ho richiesto dunque garanzie per la tutela delle acque termali e quelle del fiume Merse, dato che oltretutto siamo in presenza di due SIC (siti di interesse comunitario), ho paventato possibili danni alle acque sorgive che scorrono vicino alla strada di cantiere,con la richiesta di monitoraggio costante: ante operam-durante e post operam, come da prescrizioni già contenute nel primo progetto del 1993,  sottoposto a VIA.

A questo proposito credo che vada richiesta la costituzione di un osservatorio ambientale.

Se con un cantiere che durerà anni (ne prevedono tre ma sicuramente dureranno di più), saranno compromesse la risorsa termale e sarà inquinato il fiume, non credo che si potrà parlare di recupero del complesso delle Terme di Petriolo! (Mugello docet)

***

Approfondimenti:

“Un taglio ai piloni, per salvare Petriolo” da Corriere Fiorentino (del 3.7.2013) leggi l’articolo

“Tutelare l’area del viadotto Siena-Grosseto” da Corriere di Maremma (del 5.7.2013) leggi l’articolo

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