Torniamo a parlare di Badia a Settimo sia per l’antica Abbazia che per il Museo Paleontologico che il M5S Scandicci giĆ nella scorsa campagna elettorale aveva ipotizzato come percorso culturale per valorizzare Scandicci, che insieme al Castello dell’Acciaiolo rappresenterebbe l’eccellenza culturale del suo territorio.
Da tempo il Movimento 5 Stelle si occupa della Badia, con interrogazioni a livello regionale e parlamentare. Del Museo, che molti vorrebbero legato a questo percorso culturale e che ha delle potenzialitĆ altissime, finora a costo zero grazie all’impegno dei volontari che da anni vi operano, vorremmo che se ne occupassero le istituzioni del territorio. Purtroppo, come afferma la consigliera M5S Fabiana Fulici, ultimamente se ne ĆØ riparlato solo perchĆ©, dopo lo smantellamento dell’asilo al piano sottostante il Museo, la neonata proloco della zona ha avanzato delle pretese di utilizzo per depositarvi friggitrici e altre attrezzature utili alle sagre. “Ricordiamo che l’assessore di competenza in Commissione, come si evince da verbale, giĆ dall’anno scorso promise di affidare ad associazioni del territorio dei locali in base ad anzianitĆ di presenza e all’effettiva necessitĆ e ricaduta sul territorio” afferma Fabiana Fulici.
I locali dove ora opera il G.A.M.P.S. accolgono giĆ numerose scolaresche, e potrebbero accoglierne ancora di piĆ¹ con un maggiore coordinamento con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione. “Un museo del genere, per l’alto contributo culturale che offre allo conoscenza storica dell’intero territorio toscano” afferma Mariarita Signorini, Presidente regionale di Italia Nostra “meriterebbe ben altra promozione, divulgazione e supporto istituzionale”.Ā “La prossimitĆ della Badia a Settimo potrebbe creare un polo culturale di richiamo turistico che non ha eguali sul territorio toscano” dice Irene Galletti, consigliera regionale M5S “e meriterebbe un’attenzione maggiore anche da parte della Regione”.
Simone Casati, Presidente del G.A.M.P.S., afferma: “Ogni reperto conservato a Badia rappresenta un valore aggiunto per il territorio lasciato alle generazioni future, e merita la giusta visibilitĆ e valorizzazione anche nell’ottica del rilancio turistico di cui si fa un gran parlare nella prospettiva della riforma alla legge regionale sul turismo”.
Ora invece lascia tutti sconcertati la notizia del possibile utilizzo dei locali del pianterreno, che sarebbero essenziali per esporre reperti attualmente stoccati in cassette e non visibili, per finalitĆ incongruenti allo sviluppo del G.A.M.P.S. in quella che ĆØ, da tempo la sua sede naturale.
“Vorremmo poi far conoscere a tutti l’enorme sforzo dei volontari del G.A.M.P.S. che a loro spese e con scarsissime risorse, compensate da una grande passione e impegno, donano il loro tempo e le loro competenze da anni per questa opera di divulgazione della storia del territorio” affermano Fulici, Signorini e Galletti.
Leggi l’articolo daĀ La Nazione del 12.12.2015