Le sottoscritte Associazioni Ambientaliste Club Alpino Italiano sezione di Massa, Gruppo di Intervento Giuridico onlus presidio Apuane, Italia Nostra onlus sezione di Massa e Montignoso, circolo Legambiente onlus Massa
chiedono un sintetico contradditorio con pubblico dibattito volto a valutare l’opportunità della riapertura della cava in oggetto, in relazione alle condizioni geologico-ambientali e ai costi e/o benefici derivanti dalla riattivazione.
- Le vicende storiche della cava
La cava in concessione alla SAIMI è stata acquistata nel 1992 da Luigi Alberti che la lavorava dal 1975.
E’ stata autorizzata con DD. 707/1998 su richiesta di Pietro Bondielli concessionario delle adiacenti cave Bore Cerignano e Bore Mucchietto (la cava si sviluppa infatti sopra la cava in galleria di Bore Mucchietto) relativamente ai mappali 2 e 7 e ai mappali 1 e 8 avuti questi ultimi in disponibilità per accordi con Incomarbo (Bondielli).
Bondielli è stato legale rappresentante almeno fino al 2001, ma la lavorazione della cava era affidata a Paolo Alberti, società Calacatta Bore. Il piano estrattivo (redatto dall’ing. Gardenato tra 2001 e 2003) e dunque l’autorizzazione comunale sono intestati alla società Calacatta Bore…. (continua a leggere il documento: documento di sintesi del contradditorio)