L’incontro sullo scoppio della Farmoplant di sabato 1 settembre 2018 tenutosi alla villa della Rinchiostra é stato per me veramente deludente in quanto, a parte le testimonianze di Carlo Casotti esponente dell’Assemblea Permanente e Fabio Paternò di Legambiente, non ci sono stati altri interventi interessanti ma solo dichiarazioni di intenti di chi non si é mai visto fisicamente nella lotta all’inquinamento come il Dr Fabrizio Bianchi del CNR che ha parlato per più di 30 minuti sostenendo il grande contributo tecnico e scientifico portato dal suo ufficio alla conoscenza dei fattori inquinanti.
Lo stesso relatore ha ricordato la figura del Dr. Giuseppe Rossi (deceduto recentemente il 13 8 2018) parlandone anche giustamente come importante ricercatore scientifico e stimato membro del CNR. Poi é stato chiamato l’ex segretario comunale dell’ex PC. Mario Ricci che ha ricordato Rossi come rispettato funzionario politico del PC locale e valido militante e volontario collaboratore delle feste dell’Unità, ruolo che avrebbe svolto per anni con passione,
Non essendo stato invitato a parlare ufficialmente ho atteso il termine delle relazioni e quindi sono intervenuto per fare chiarezza sul ruolo del CNR nei problemi ambientali e sulla persona del Dr Giuseppe Rossi che mi onoro di aver conosciuto e avuto come presidente del Movimento denominato “Forum per l’Ambiente” costituito nei primi anni novanta dalla sinistra pentita per aver contrastato le tesi degli ambientalisti e in cerca di una riqualificazione.
Ho ricordo che sono stato tra i principali promotori di tutti gli eventi più importanti di quel periodo, partendo dal 1986 in poi, prima come esponente dei Verdi Arcobaleno e di Medicina Democratica di Massa, poi costituendo un gruppo autonomo operaio all’Olivetti Sinthesiys di Massa dove lavoravo. Il gruppo venne denominato “Gruppo Lavoro Ambiente Operai Olivetti” con 160 iscritti venne riconosciuto dall’azienda che ci permise l’uso della bacheca, il gruppo subito aderì a Medicina Democratica di Massa retto da Augusto Puccetti poi aderì al Forum Per l’Ambiente lavorando per vari anni con questa sigla.
Ricordo che il nostro gruppo fu il primo costituito da lavoratori metalmeccanici ambientalisti e che siamo stati sempre in prima linea nel organizzare e partecipare alle grandi manifestazioni come quella del giorno dello scoppio organizzata dal sottoscritto.
Naturalmente ho ricordato Augusto Puccetti, scomparso qualche anno fa e il suo grande contributo alla lotta contro la Farmoplant, ho testimoniato l’insanabile contrapposizione tra movimento popolare, associazioni ambientaliste e i partiti politici e i sindacati che in quel periodo erano tutti a favore del lavoro e della Farmoplant, tanto che anche mia moglie Annalisa Cerna rappresentante di azienda dalle UIL si dimise dal Sindacato per protesta, ed infine ho criticato le affermazione del relatore del CNR Bianchi che aveva enfatizzato il contributo tecnico e scientifico che il suo Istituto aveva portato alle lotte ambientali con articoli-pubblicazioni e denunce fatte attraverso la stampa che erano state inviate (non si sa a chi e quando) in tutti questi anni e di cui nessuno ha mai saputo nulla.
Per questo ho ricordato invece l’unico vero contributo tecnico scientifico portato alla lotta da Medicina Democratica di Castellanza con Dr. Luigi Marra con cui facemmo diversi incontri, dibattiti e convegni che furono i primi e i soli a dare un vero contributo scientifico, anche perché tutti gli altri Enti e Uffici erano o a favore della Farmoplant o silenti come appunto il CNR e la ASL n°1, e se parlavano lo faceva all’interno dei loro canali e quindi tali documenti non sono mai arrivati al popolo e ai movimenti e neppure ai partiti politici e ai sindacati perché ricordo bene quando alla nostre richieste di appoggio alla lotta all’inquinamento tutti rispondevano che non avevano dati certi per farlo.
In realtà il popolo, come sempre, é stato completamente abbandonato e si é dovuto organizzare con grande dispiego di energia attraverso incontri e convegni e con varie manifestazioni di denuncia mentre tutta la società colta e gli studiosi rimanevano alla finestra fino al giorno dello scoppio che di fatto ha portato alla presa di coscenza e alla necessità di porre fine alle lavorazioni della Farmoplant e al suo Inceneritore.
Durante questo intervento si é ricordata la figura del Dr. Giuseppe Rossi declassandolo (secondo me) al solo ruolo di ricercatore scientifico e di funzionario politico come ha tentato di fare l’ex segretario del PC Mario Ricci.
Per quanto riguarda l’amico Dr Giuseppe Rossi allego il comunicato stampa che inviai subito dopo aver appreso la sua scomparsa dove si evince il suo ampio contributo all’ambientalismo e il collegamento con il sottoscritto.
Ho terminato ricordando che i pericoli per l’ambiente non sono cessati ma continuano ancora oggi con il probabile invio di varie tonnellate di rifiuti al nostro depuratore con la velata proposta di attivare un nuovo inceneritore per snellire le operazioni.
Bruno Giampaoli