Firenze e i nuovi interventi edilizi distonici, un problema segnalato a più riprese dalla sezione fiorentina di Italia Nostra in merito all’assetto urbanistico che sta assumendo città. Dopo le numerose trasformazioni relative in particolare alle ristrutturazioni di edifici vincolati, ci si prepara a più “(…) intense trasformazioni morfologiche – sottolinea in uno studio dettagliato sul blog di Italia Nostra Firenze Paolo Celebre, socio di Italia Nostra sezione di Firenze ed esperto della materia – Sono circa una trentina infatti le grandi operazioni già effettuate o in corso nel centro storico e dintorni a partire dal 2015 tra appartamenti, hotel, resort e studentati di lusso. Alcune di queste presentano già elementi critici, a partire dalle altezze”.
La trasformazione dell’area del Vecchio Teatro del Maggio Fiorentino
Tra queste, la trasformazione dell’area del vecchio Teatro del Maggio Fiorentino presenta molte ombre.
“In primis si è cancellato un bene culturale, 150 anni di storia teatrale fiorentina illustre – evidenzia Mario Bencivenni, M. B. del Direttivo di Italia Nostra Firenze – Ma anche un bene comune privatizzato in base ad un piano di recupero fatto da privati per profitti privati. Un edificio completamente alieno sul tessuto storico di questo quartiere: l’ormai tristemente famoso cubo nero –destinato a resort di lusso con affitti alle stelle sul solco del peggior modello di overtourism che dilaga nelle città d’arte”. Ma la vicenda del “cubo nero” è in buona compagnia. Gli intenti di trasformazione urbana hanno toccato anche quella che un’epoca veniva definita la seconda città, ovvero la pregiata e appartata collina.
Le edificazioni nella “seconda città”
“Tale è, ad esempio, lo sbancamento con nuove edificazioni della ex Villa Le Rondini alla sommità di Monte Rinaldi – prosegue Celebre – con parti del XVI secolo, eppure pesantemente ristrutturata per mano di un magnate russo che ha trasformato la tenuta da oliveto a vigneto, tanto che i vicini hanno presentato un esposto alla Procura. Tale è il minacciato progetto di ampliamento del campus americano di via del Carota a Bagno a Ripoli che produrrebbe pesanti effetti sulla viabilità e sugli equilibri ambientali e paesaggistici. In prossimità del centro, ricordiamo ciò che succede in Oltrarno di fronte agli Uffizi dove ben sei gru segnalano gli imponenti cantieri aperti per il resort nell’ex Scuola Militare di Costa San Giorgio. Insieme allo scavo di una piscina in una villa privata che mette a rischio l’adiacente Poggio delle Rovinate. Non lontano da lì – conclude Celebre – l’ennesimo recente acquisto di un bene pregiato, quello della villa che domina il Monte Oliveto da parte di un finanziere di Singapore, segnala uno fra i “tanti nobili abituri” che dalla storica aristocrazia fiorentina passano ai nuovi potenti della finanza internazionale”.
Foto fornite da Italia Nostra Firenze

