Nella Conferenza dei servizi sull’inceneritore della Rufina tenutasi il 27 giugno, la Provincia di Firenze ha concluso la Conferenza AIA (autorizzazione integrata ambientale) con parere positivo. A chi ne ha che ne ha fatto richiesta: l’associazione Valdisieve non daranno le copie del verbale (come già le integrazioni consegnate da Aer in maggio 2012) fino a dopo il rilascio dell’Atto di AIA la Provincia – forse ha decretato il diniego dell’accesso agli atti fino alla fine della procedura: la trasparenza degli atti amministrativi è alquanto opaca!
L’approvazione in Conferenza dei Servizi del piano per l’ampliamento dell’inceneritore di Rufina – ma non si può parlare solo di ampliamento, dato che quello previsto è 8 volte più grande dell’esistente- dimostra che quella parte della legge che concedeva deroghe per la realizzazione d’impianti per il trattamento dei rifiuti in aree esondabili era ad hoc, una vera e propria norma per costruire il nuovo inceneritore della Rufina in alveo della Sieve. Una norma contenuta in un provvedimento di legge, approvato il mese scorso, che interveniva a modificare la finanziaria regionale, concedendo deroghe a quella che doveva essere l’assoluta inedificabilità in aree ad alto rischio idraulico. Una legge approvata in Regione Toscana solo qualche mese fa, all’indomani delle alluvioni in Lunigiana e dell’isola d’Elba, che hanno provocato molti morti e gravissimi danni.
Italia Nostra Firenze e Assovaldisieve, che hanno già vinto un ricorse al Tar della Toscana contro questo nuovo inceneritore, e che ora sono in attesa della sentenza del Consiglio di Stato per un Ricorso incidentale, insieme a l’associazione Vivere in Valdisieve avevano inviato una lettera e ai membri della commissione Ambiente a tutti i Consiglieri regionali per scongiurare l’approvazione di questa norma, che è invece stata approvata con pochi voti contrari e diversi astenuti.
Italia Nostra Firenze