Italia Nostra

Data: 6 Agosto 2010

Italia Nostra Lucca sull’impianto fotovoltaico sotto il borgo medievale di Sillico

La sezione di Lucca di Italia Nostra ha effettuato nelle scorse settimane un sopralluogo al borgo di Sillico, il noto centro medioevale, pressoché intatto, arroccato a 700 metri di quota sul versante appenninico della Garfagnana. Il sopralluogo è stato richiesto da un insieme di Associazioni e Comitati della Garfagnana, dagli abitanti del borgo e da semplici cittadini, tutti preoccupati per il progetto di una centrale fotovoltaica a terra su oltre 5000 mq. di prati terrazzati immediatamente sottostanti al centro antico del borgo.

Abbiamo verificato l’effettiva grande valenza paesaggistica di queste aree, visibilissime dalle terrazze panoramiche del borgo sovrastante, e costituenti, tra l’altro, i pascoli per gli ovini di razza locale, qui reintrodotti grazie ad uno specifico progetto anti-estinzione dovuto alla Comunità Montana.
Abbiamo altresì verificato che l’area in oggetto è classificata dallo stesso Regolamento Urbanistico del Comune di Pieve Fosciana, come “Area agricola di controllo dei caratteri del paesaggio collegata agli insediamenti di antica formazione” e perciò soggetta a particolare normativa “in funzione delle caratteristiche storiche, ambientali e paesaggistiche e del loro stretto rapporto con il sistema insediativo storico”. Una conferma oggettiva, quindi, del valore storico/paesaggistico di quest’ambito.
E’ indiscutibile che la realizzazione in tali luoghi dell’impianto in progetto arrecherebbe una grave ferita all’equilibrio paesaggistico attuale, la cui conservazione e valorizzazione, come ben tutti sappiamo, rappresenta pressoché l’unica vera risorsa economica di una comunità di montagna, comunità che nello specifico risulta assai attiva nel recupero di alcuni antichi fabbricati e della estesa rete sentieristica nei dintorni.
Evidenziamo che il forte impatto visivo che sarà generato dal nuovo impianto non potrà essere corretto né con la piantumazione di qualche alberello perimetrale nè con l’uso di pannellature opache né con qualche altra modesta prescrizione di contorno…. Per questo ne chiediamo il ritiro o il rigetto.

Il problema specifico su ricordato riguarda Sillico, ma il tema delle strutture per le energie rinnovabili e quello della tutela del paesaggio hanno valenza generale: ambedue rappresentano esigenze da soddisfare, ma le prime non possono e non devono realizzarsi a discapito del rispetto della seconda.
Pertanto è urgente (anche per la miriade di casi analoghi che si verificano nel territorio regionale e per la macroscopica carenza del PIT regionale adottato) una moratoria che permetta alle AA.CC. di mettere ordine nella materia individuando nei propri strumenti urbanistici le aree idonee a sopportare l’impatto di queste strutture (ad. esempio aree e coperture di attrezzature industriali) liberando il territorio agrario da questa rincorsa speculativa.
Invitiamo altresì le stesse ditte interessate (partendo da quella che propone l’impianto di Sillico) ad avanzare proposte alternative compatibili, mostrando così sensibilità sia alla salvaguardia del patrimonio paesaggistico (cui siamo tutti chiamati dall’art. 9 della Costituzione) che alle esigenze delle popolazioni investite da queste strutture.
Ringraziamo dell’attenzione e salutiamo distintamente.

Roberto Mannocci
Presidente Sezione di Lucca di Italia Nostra

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