Possibile che dopo quasi 200 milioni di euro spesi e 19 anni di commissariamento, questa laguna sia stata lasciata in preda allo sviluppo delle alghe? Decine e decine di migliaia di tonnellate di alghe hanno interessato la laguna di Orbetello in tutti questi anni. E poi, pretestuosamente, se ne attribuiscono le conseguenze ai nuovi gestori.
Il metodo della risospensione dei sedimenti superficiali ad elevato carico organico è stato da noi subito accolto, primo perché è un metodo naturale, che in sostanza produce gli effetti di un forte vento, ed è come se un tale evento si producesse con una elevata frequenza sull’ecosistema lagunare; secondo, ma non ultimo, perché è un metodo economico, che consente la gestione ambientale evitando le spese dello smaltimento delle masse algali.
Bene ha fatto la Regione Toscana a farlo proprio per la gestione della laguna di Orbetello.
Che questo metodo si sia dimostrato valido lo testimonia il fatto che nel bacino di Ponente, dove è stato applicato per un anno, nulla è accaduto, e il terribile riscaldamento prodottosi in Luglio, con temperature delle acque di 34°C in laguna e 30°C nel mare costiero vicino, non ha prodotto alcun danno.
I problemi si sono purtroppo verificati là dove ancora non era stato possibile applicare il metodo gestionale, un ambiente in cui il carico organico dei sedimenti non ha retto alle temperature così alte e ha innescato processi che hanno portato alla totale anossia del bacino.
Noi siamo vicino ai pescatori colpiti dalla calamità e ci auguriamo che ne sia riconosciuto il danno subito, ci auguriamo, inoltre, che le amministrazioni proseguano con questo sistema gestionale, evitando di ricadere in sistemi dispendiosi quanto inutili, come insegna l’esperienza commissariale.
Michele Scola – Presidente della Sezione di Grosseto di Italia Nostra