Italia Nostra Firenze non ritiene sia compatibile dal punto di vista ambientale sviluppare ulteriormente l’aeroporto esistente. Quello della vicina Pisa è uno scalo più che sufficiente a soddisfare le esigenze della gran parte dei voli internazionali della Toscana, tra l’altro la zona è morfologicamente più adatta e il sito molto meno pericoloso di Peretola. Certo è necessaria l’integrazione reale tra i due scali: la scelta tra le due piste obliqua o parallela è in realtà un falso problema.
E come al solito toccherebbe alla politica mettere d’accordo le due società di gestione per aver un servizio davvero efficiente. Anni fa c’era un treno che da Santa Maria Novella ogni venti minuti arrivava direttamente all’aeroporto di Pisa con check-in già espletato: un collegamento che è scomparso da molto tempo. Ora non ci sono coincidenze con i voli principali, se non ogni due ore
in certe fasce orarie e il disservizio è palese.
In una zona già al limite del collasso come la Piana, che già è satura tra autostrade (in progress), la Firenze-Mare, centri commerciali attrattori di traffico, zona industriale e dove si è programmato un nuovo enorme inceneritore è una pura follia pensare di ampliare ulteriormente l’aeroporto esistente.
L’impatto acustico è già insopportabile ora per i cittadini della periferia nord ovest di Fi (Peretola Quaracchi, Brozzi) e di Sesto, per non parlare dell’inquinamento atmosferico prodotto dalle scie chimiche, che è già oltre ai livelli limite per la salute umana.
Dov’è finito il progetto del grande parco della Piana che avrebbe mitigato tali impatti e che ne è degli accordi presi nel 2008 tra le Istituzioni e i rappresentanti dell’aeroporto. Chi tutelerà la salute dei cittadini?
Firenze 24 -4-2012
Mariarita Signorini consigliere nazionale Italia Nostra – Leonardo Rombai Presidente sezione di Fi