La Sezione Apuo-lunense di Italia Nostra esprime il suo più totale disappunto per il modo in cui la Provincia di Massa-Carrara e l’Assessore alla Difesa del Suolo Fabrizio Magnani stanno realizzando la bonifica dei sedimenti marini alla foce del Lavello.
“Apprendiamo dalla stampa” scrive l’associazione “che i lavori saranno eseguiti con una piattaforma su cui è montato uno scavatore… Le nostre perplessità in proposito le abbiamo già espresse più volte. Sono legate al fatto che, a seguito degli studi effettuati dall’ISPRA lungo la fascia costiera (compresa nel SIN di Massa-Carrara) si è scoperto che detti sedimenti risultano contaminati da idrocarburi aromatici, policlorobifenili, pesticidi e metalli pesanti tossici del calibro di arsenico, piombo, mercurio, nichel e rame, con concentrazioni in alcuni casi superiori di ben 400 volte alla soglia consentita. Essi, pertanto, dovevano essere aspirati tramite una campana sotto vuoto per essere poi conferiti in discarica e non semplicemente rimossi da una scavatrice come sta invece avvenendo.
Sembrava che i responsabili dell’intervento tenessero conto di queste semplici considerazioni. D’altronde era stato Magnani stesso a dichiarare sulla stampa che la bonifica, proprio per ridurre al mimino i rischi di avvelenamento delle acque marine, sarebbe stata condotta aspirando gli inquinanti e non tramite dragaggio dei fondali. Poi, però, smentendo se stesso, l’assessore ha deciso di agire diversamente.
Ripetiamo che, effettuando le operazioni di rimozione dei sedimenti sollevandoli con lo scavatore, si corre il rischio – da subito e proprio in prossimità della stagione balneare – di contaminare gravemente un ampio tratto di litorale, in quanto gli inquinanti chimici potranno disperdersi nelle acque circostanti il Lavello… con la possibilità, nei prossimi 20 anni, di un aumento vertiginoso dei tumori sul nostro territorio.
L’allarme “rosso”, a ns. avviso, per la salute della popolazione risulta già chiaro e concreto fin d’ora, se è vero che appena poche ore dopo l’inizio dei lavori la zona del Lavello è stata invasa da miasmi irrespirabili, provocati, per l’appunto, dallo spostamento di detti pestiferi sedimenti, rimasti da decine d’anni depositati sui fondali.
Di fronte a tale, incombente rischio per i residenti e gli ospiti bagnanti del nostro litorale ci aspettiamo un immediato intervento della Capitaneria di Porto, dell’Arpat e dei Sindaci di Massa e Carrara, quali responsabili della salute pubblica, per porre fine a questo sconsiderato scempio e fare in modo che la bonifica avvenga in modo tecnicamente corretto e rispettoso dell’ambiente e della qualità della vita”.
ITALIA NOSTRA
Sezione Apuo-Lunense “Luigi Biso”