Italia Nostra

Data: 26 Luglio 2019

Ricicleria di Via Dorsale, centro di stoccaggio temporaneo di rifiuti in località Jare, ex discarica di Cudupino

Si pubblica la lettera di Italia Nostra Massa indirizzata al Ministro dell’Ambiente e al Prefetto di Massa Carrara

Scrivo la presente, quale presidente di Italia Nostra Massa, per esporvi quanto segue:

La sezione, con note precedenti già inviatevi, aveva richiesto chiarimenti, al Comune di Massa ed ad ARPAT, circa il rispetto, da parte della Ricicleria Di Via Dorsale sita in Comune si Massa, della normativa e delle prescrizioni a tale impianto date;

Tali note sono rimaste ad oggi, dopo oltre due mesi (si trattava di stabilire se l’impianto avesse un’autorizzazione, se fosse dotato di platee cementizie per evitare rischi di contaminazione delle matrici ambientali, e se fosse dotato di un impianto di raccolta e depurazione delle acque dilavanti visto il provvedimento che autorizzava, con prescrizioni, l’immissione di detti reflui in fognatura bianca), prive di riscontro;

La sezione, in seguito alla chiusura disposta dal Comune di Massa con ordinanza dirigenziale urgente, dell’impianto di Via Dorsale aveva avanzato, con nota che si allega, richieste di chiarimento anche sul sito temporaneo di stoccaggio individuato, con ordinanza emergenziale del Sindaco di Massa, presso la struttura delle Jare (struttura che ospita il Comando dei Vigili Urbani, il mercato ortofrutticolo generale, il magazzino di acque minerali di EVAM. La struttura si trova in una zona residenziale, davanti all’Ospedale pediatrico apuano) per capire se Arpat avesse dato parere favorevole, se Ausl avesse dato parere favorevole e così anche i Vigili del Fuoco;

Arpat, con nota che si allega, non ha risposto alle domande inerenti al sito, chiuso con provvedimento urgente del Comune di Massa, di Via Dorsale anche se, dalla lettura del testo, si ricaverebbe che l’impianto non è più aperto al pubblico poiché, essendo privo di solette impermeabilizzanti e impianto di raccolta e depurazione delle acque dilavanti, sarà oggetto di lavori, ma ha replicato, in modo estremamente sintetico, senza quindi fornire motivazione, alle domande poste sul centro di stoccaggio temporaneo di rifiuti limitandosi a sostenere che il sito è stato considerato idoneo e che è stato valutato anche il contesto urbano in cui è inserito. A  distanza di pochi giorni dal ricevimento della nota Arpat, tramite i quotidiani locali, la Sezione apprendeva che, a seguito di un controllo effettuato da Arpat e dai Carabinieri forestali, la “Ricicleria Temporanea” non poteva più ricevere una serie di rifiuti (ferro, mobili, ingombranti. Gli sfalci, le potature ed il legno, come segnalato all’apertura del sito delle Jare, non rientravano tra i rifiuti ricevibili tanto che l’utenza veniva invitata a conferirli presso il Cermec);

La sezione, da articolo di stampa, apprendeva che Arpat aveva dato, in sede di tavolo tecnico, delle prescrizioni e che, sempre da quanto apparso sui giornali, durante l’ispezione venivano rilevate difformità alle indicazioni date (i materiali debbono essere stoccati in cassoni coperti o comunque al coperto per evitare il rischio di contaminazione da percolatura); Il sindaco di Massa avrebbe emesso, sempre da quanto riportato sulle pagine della cronaca locale, una seconda ordinanza;Quanto, sin qui, accaduto genera una serie di quesiti. La sezione domanda, infatti,

  • come sia stato possibile che non sia stato rilevato che il sito di Via Dorsale fosse privo, con un evidente rischio di contaminazione, di soletta impermeabilizzante e di un sistema di raccolta e depurazione delle acque dilavanti il piazzale?
  • Perché Arpat non ha risposto alle domande relative alla Ricicleria di Via Dorsale?
  • Quali provvedimenti, azioni ha assunto Arpat dopo l’ordinanza dirigenziale del Comune di Massa con cui è stata disposta la chiusura dell’impianto di Via Dorsale?
  • Quali conseguenze potrebbero essersi generate se le acque dilavanti il piazzale, qualora venisse accertata l’assenza, come sembra, di un impianto di depurazione, fossero state immesse nella fognatura bianca?
  • Quali provvedimenti, azioni ha assunto Arpat a seguito del controllo eseguito presso il sito delle Jare?
  • Quale rischio può determinare, o avrebbe potuto determinare, la mancata osservanza, di cui all’articolo di stampa, delle prescrizioni date in sede di tavolo tecnico per il sito delle Jare?

La Sezione intende, alla luce di quanto occorso, della circostanza che il Comune non ha risposto alla richiesta di chiarimenti, che Arpat ha fornito risposte parziali, non esaurienti e che nulla ha detto sull’impianto di Via Dorsale, visti gli esiti del controllo condotto da Arpat e dai Carabinieri forestali, porre i quesiti sopra elencati alla Vostra attenzione confidando, così, in un riscontro.

La sezione, inoltre, considerando che il Ministero dell’Ambiente è impegnato, con Ispra, alla bonifica dell’area industriale di Massa Carrara (ove è inserita anche la Ricicleria di Via Dorsale), chiede che vengano disposte verifiche anche sulla ex discarica di Cudupino che si pone a monte dell’ambito territoriale interessato dal progetto.

La verifica del suddetto sito sarebbe opportuna per capire in che stato versi la ex discarica, se siano state adottate tutte le misure per la salvaguardia ambientale (raccolta del percolato, sistemi di contenimento del biogas per impedire dispersioni nell’ambiente) per evitare contaminazioni delle matrici ambientali (terra, acque di falda etc.).

 

In merito la Sezione rimette al Ministero dell’Ambiente ed al Prefetto di Massa Carrara le iniziative e le attività che riterranno opportune ed attende, anche per la questione della ex discarica di Cudupino, informazioni.

Certo di un Vostro interessamento, della Vostra sensibilità verso tematiche così importanti per la cittadinanza, Vi ringrazio anche a nome di tutti gli iscritti alla Sezione e con l’occasione porgo

Cordiali saluti.

 

Sig. Bruno Giampaoli

Presidente Sez. Massa-Montignoso Italia Nostra 

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