Italia Nostra

Data: 27 Marzo 2018

Salvato e in via di recupero l’ex distributore Agip di Viale Roma a Massa

Leggiamo nella stampa locale che, finalmente, dopo 20 anni dalla richiesta di tutelare la struttura del vecchio distributore Agip a ricordo della pregevole architettura industriale creata dell’architetto Baciocchi nel 1953.

Nel 2004 l’Arch. Michele Boni, nel 2005 Italia Nostra e nel 2007 l’Avv. Dino Del Giudice segnalarono alla Soprintendenza il pregevole manufatto che stava per essere abbattuto, venne chiesta la conservazione e il successivo utilizzo a favore della collettività.

Italia Nostra raccolse l’idea ed aprì una campagna giornalistica allargando il concetto di conservazione sulle “presenze più significative del passato del nostro territorio perchè non andassero distrutte ma rimanessero a testimonianza di un’architettura funzionale e ben inserita nel territorio a merito dei nostri progettisti e alle maestranze che hanno eretto opere tuttora valide e presenti nel territorio”.

Nel 2004 Italia Nostra fece una ricognizione del territorio sulle opere elaborate nel tempo che fu: “ricordiamo brevemente quelle strutture miseramente distrutte per noncuranza di uomini e enti preposti alla conservazione come la bellissima scala a spirale in cemento armato della colonia Torino, la palazzina della corrente dell’IRI Tecnasa, la Villa Dramis, la Segheria Robson ed altri.

Poi gli edifici di interesse architettonico che rischiano l’abbattimento e che dovrebbero essere recuperati come testimonianza storica di archeologia industriale. La Centrale della Corrente (sopra Canevara) prima in tutta la Toscana, l’ex Cartiera di Canevara che sta rovinando, la Cartiera di Santa Lucia ancora parzialmente in piedi con suo alto camino, il bel mulino dei Batelli (nella strada per le Casette), il lavatoio di Santa Lucia, la casa dei Rondoni (sempre a Canevara), l’antica strada postale per Antona che parte da Canevara e transita per un antico ponte romanico e lungo il tragitto vi sono varie Maestà dipinte in edicola, mulini ed anche alcuni ruderi della stazione della posta, ancora l’antico percorso dei canali demaniali di Maria Beatrice tuttora in buona parte funzionali ed in ottimo stato di conservazione e per ultimo la palazzina dell’obitorio di Massa sicuramente per il suo pregio architettonico ed ambientale così staccata dal resto del ex complesso ospedaliero, racchiusa in un piccolo giardino murato con cipressi.”

A conclusione, e ritornando al recupero dell’ex distributore AGIP, proponevamo e tuttora ne proponiamo un uso pubblico come centro di informazioni culturali turistiche per la conoscenza della zona di Massa.

In attesa di vedere il recupero in tempi brevi del distributore AGIP e avere notizie su quanto segnalato dobbiamo anche dichiarare con nostro dispiacere che il contributo dei cittadini e delle Associazioni non viene mai adeguatamente considerato e riconosciuto neppure quando é palesemente costruttivo e positivo.

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