Si è svolto ieri sera, a Villa Cuturi, l’incontro su “come eravamo” organizzato da Italia Nostra – Sez. Massa Montignoso con proiezione di antiche immagini (dal 1600 ad oggi). Con grande soddisfazione degli organizzatori Francesco Silvestri, Bruno Giampaoli, Imo Furfori, l’iniziativa ha visto una massiccia partecipazione di pubblico: cittadini e turisti che hanno seguito la spiegazione delle immagini e la relazione di Imo Furfori incentrata sul libro di Stefano Giampaoli, Storia di Sabbie ed Acque, con interesse e senso critico. Interessanti anche le letture di poesie e brani in massese di Rodolfo Veschi.
Nell’esposizione del vario materiale non si è mancato di vedere le differenze e le trasformazioni subite dalla nostra Marina e non sempre, bisogna ribadirlo, in senso positivo. Molti, conoscendo l’impegno di Italia Nostra in campo ambientale, hanno sollevato il problema dell’erosione dovuta in gran parte anche all’azione negativa del Porto di Marina di Carrara; il problema dell’inquinamento causato in gran parte dalle fabbriche della Zona industriale, agli interventi antropici molte volte errati proprio per combattere la stessa erosione (vedi pannelli, tubi geotermici, barriere protettive, immissione di sabbie sul litorale ecc.). Non poteva non essere toccato l’aspetto devastante delle cave di marmo sia sull’ambiente direttamente, sia per l’inquinamento da marmettola e da olii esausti sulle sorgenti e sulle acque circostanti.
Insomma gli argomenti trattati sono stati tanti e vari come l’associazione si era proposta di fare, per prima cosa far conoscere l’ambiente, il paesaggio e l’architettura ai primi del secolo scorso per paragonarli alla situazione attuale che risulta abbastanza compromessa soprattutto dal punto di vista ambientale. Le immagini hanno riproposto una marina piena di sabbia e con centinaia di metri di battigia, con il viale litoraneo ancora intatto, le colonie elioterapiche appena costruite e le prime ville liberty di famosi architetti.
Giampaoli ha introdotto la serata, presentato i relatori e parlato dell’immagine ripresa nell’ex voto, primo dipinto che rappresenta un salvataggio in mare di molte donne probabilmente catturate dai Saraceni. Il pittore riprende il fatto come se lo vedesse da una imbarcazione in mezzo al mare con davanti tutto il paesaggio della zona di Massa. Ha ricordato che è sicuramente un dipinto costruito in maniera moderna per quegli anni attorno alla fine del “700, e poi ne ha spiegato la composizione con i vari personaggi ripresi dal pittore: le donne in mare, il paesaggio retrostante, la battigia, l’entroterra con la città di Massa e il castello Malaspina, il Santuario della Madonna delle Grazie, dove è stato ritrovato l’ex voto, e le Alpi Apuane.
Nella rivalutazione della nostra cultura non poteva mancare il dialetto che rappresenta un forte legame con il passato. In realtà molti di noi da giovani tralasciano la parlata dei nostri padri salvo poi riscoprirla in età matura quando i ricordi diventano più importanti e con essi appunto l’espressione dialettale più concreta e diretta. A ricordare tutto questo è stato il poeta scrittore dialettale Rodolfo Veschi che è intervenuto leggendo alcune sue composizioni riscuotendo un notevole successo.