Italia Nostra

Data: 31 Gennaio 2019

Castello – Palazzo Mattei di Giove (Terni): segnalazione per la lista rossa

Indirizzo/Località: Via Armando Diaz 8 –  Giove (Terni)

Tipologia generale: palazzo nobiliare

Tipologia specifica: antico castello trasformato in palazzo

Configurazione strutturale: castello storico situato nel borgo di Giove, in posizione dominante sulla valle del Tevere, inizialmente fortezza risalente al 1200 poi trasformata in Palazzo nel rinascimento ad opera dei Farnese e dei Mattei.

Epoca di costruzione: sec. XIII

Comprende: corpo principale dell’edificio si articola su cinque piani, mentre le torri angolari, una delle quali risalente all’antico castello, presentano un ulteriore piano abitativo; nelle facciate si aprono ben 365 finestre, una per ogni giorno dell’anno. I saloni interni sono decorati con pitture di argomento mitologico, attribuite a Domenico Zampieri (1581-1641) detto il Domenichino, con dipinti di Paolo Caliari (1528-1588) detto il Veronese, e di Orazio Alfani (1510-1583).

Uso attuale: su ordinanza del Sindaco tutto l’edificio è stato messo in sicurezza che, terminata nell’autunno del 2015, ha impacchettato completamente l’esterno del palazzo con imponenti impalcature

Uso storico: antico castello, sorto probabilmente sulle rovine di un tempio dedicato a Giove – che spiegherebbe l’origine del nome del borgo – che tra il XII e il XIII secolo fu oggetto di aspre contese per la sua posizione dominante. Alla fine del 1500 il castello si trasforma in uno splendido palazzo rinascimentale.

Condizione giuridica: proprietà privata, dichiarato l’interesse culturale (ID 359397) dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria

Segnalazione: del 9 gennaio 2019– segnalazione della Sezione di Amelia di Italia Nostra – amelia@italianostra.org

Motivazione della scelta: Bene di proprietà privata, acquistato all’asta per 900 mila Euro nell’aprile del 2015. Il castello è di circa 5000 mq ed è distinto al catasto del Comune di Giove al foglio 8, part. 430, 245 e 165.

L’antico castello sorse probabilmente sulle rovine di un tempio dedicato a Giove, che spiegherebbe l’origine del nome del borgo. Dal XII e durante il XIII secolo il Castello è oggetto di aspre contese tra le famiglie nobiliari e i comuni limitrofi, Orvieto e Todi in primis.

Alla fine del 1500 il castello divenne proprietà dei Mattei, che furono i responsabili dell’edificazione dello splendido palazzo rinascimentale sorto sui resti delle precedenti fortificazioni. I Mattei, prima conosciuti come marchesi e poi duchi di Giove, mantennero la proprietà del castello fino alla metà del 1800, quando il maniero passò prima agli Antici-Mattei, poi ai Ricciardi e al generale Mario Nicolis Robilant (1855-1943) e infine, nel 1936, ai conti d’Acquarone. Ultimamente il Castello era di proprietà di un produttore cinematografico americano che vi girava film pornografici e, dopo aver compiuto l’ultima spoliazione, l’ha messo all’asta.

Il 7 luglio 2015 il sindaco di Giove, tramite un’ordinanza obbligava la proprietà a provvedere alla rimozione delle situazioni di pericolo provenienti dai tetti e dalle mura dell’immobile (caduta coppi e tegole, pietre e vetri delle 365 finestre) e al ripristino delle condizioni di sicurezza al contorno dell’immobile

La messa in sicurezza, terminata nell’autunno del 2015, ha impacchettato completamente l’esterno del castello con imponenti impalcature.

Il bene è chiuso, non fruibile, puntellato con impalcature che rendono impossibile apprezzarne la bellezza e l’imponenza.

Il castello è stato oggetto di rovinose spoliazioni degli arredi e dei decori interni finché, per fortuna, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria ha dichiarato l’interesse culturale (ID 359397). Su Vincoli in rete sono elencati tre provvedimenti di vincolo, l’ultimo risalente al 1986 (trascrizione conservatoria no. 223 del 8-1-1987, L. 1089/1939 art. 2, 3). Il bene è inserito tra i Luoghi del Cuore del FAI.

La proprietà ha presentato un progetto, attualmente in fase di approvazione, per il restauro con fondi regionali. Il Comune di Giove e la proprietaria vorrebbero farne un luogo dedicato a ricevimenti, eventi di vario genere e matrimoni.

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