Italia Nostra

Data: 29 Novembre 2013

E-45: l’imbroglio della nuova autostrada?

Ora possiamo dirlo: la trasformazione della E-45 in autostrada è un imbroglio a danno degli umbri. Infatti, se qualcuno avesse proposto di sostituire una normale E 45 gratuita con un’autostrada a pagamento, l’Umbria, pur affetta da sindrome da isolamento e orfana dell’autostrada del Sole, avrebbe detto di no. Per convincere gli umbri si è quindi cominciato con il ridurre la manutenzione sulla E 45 e renderla quasi impraticabile, operazione che è pienamente riuscita anche perché la E 45, completata solo nel 1997, ha manifestato sin dall’inizio evidenti difetti di costruzione (sconosciuti solo alla Corte dei Conti e alla magistratura penale, salvo, quest’ultima, accorgersi a disastro avvento che la diga di Montedoglio è stata costruita, nello stesso periodo della E 45, con cemento difettoso).

Mandare in malora la E 45 è stato solo il primo passo. Il secondo è stato l’aggancio del Nodo di Perugia al progetto di autostrada. In una città malata di traffico e di inquinamento dell’aria e con un tasso di motorizzazione tra i più alti d’Italia (che, a sua volta, ha il record europeo), sarebbe stato più saggio affrontare il problema del traffico con la dissuasione dall’uso del mezzo privato in favore di quello pubblico.

In ogni caso, volendo a tutti i costi costruire una nuova superstrada, la soluzione più logica per il traffico di Perugia sarebbe stata quella della Gronda Nord per arrivare fino all’ospedale Silvestrini, non certo quella del raddoppio della superstrada a sud della città. Però la soluzione a nord non consentiva di agganciare l’autostrada alla nuova superstrada e di legarle ad un comune destino che vede il Nodo di Perugia composto per un terzo di autostrada (da Collestrada a Madonna del Piano) e due terzi di superstrada (da Madonna del Piano a Corciano).

Terzo passo per far digerire agli umbri la trasformazione della E 45 gratuita in un’autostrada a pagamento è stata la promessa che l’autostrada sarebbe stata gratuita per gli umbri. Che fosse una bufala lo sospettavano in molti, alcuni lo hanno detto e scritto. Oggi dopo che il CIPE ha approvato il progetto preliminare di project financing privato, irrobustito con agevolazioni fiscali, è evidente che l’interesse del privato sarà quello di massimizzare il profitto senza sconti per nessuno, nemmeno per gli ingenui umbri. E che nessuno sconto verrà fatto agli umbri e tutti dovremo pagare il pedaggio sulla nuova autostrada è l’Unione europea ad imporlo (come Italia Nostra scrive da tempo). Uno dei principi fondamentali dell’Unione europea è, infatti, quello della libera circolazione delle persone e della non discriminazione rispetto al paese di provenienza (art.12 Trattato CE).

Ne sa qualcosa la Germania che proprio in questi giorni sta pensando di far pagare il pedaggio delle sue autostrade gratuite agli stranieri e, per evitare di incorrere in una violazione del diritto europeo, lo farà pagare anche ai tedeschi caricandolo sul bollo auto. L’imbroglio è quindi evidente: decenni di E 45 volutamente lasciata in abbandono, il Nodo di Perugia proposto come la soluzione di tutti i mali del traffico del capoluogo, la favola dell’esenzione dal pedaggio. Il consenso degli umbri (o meglio delle amministrazioni umbre, che, fino a prova contraria, si deve ritenere che abbiano deciso in buona fede) è stato quindi estorto con artifici e raggiri a beneficio della società che costruirà l’autostrada. In condizioni normali qualsiasi persona e amministrazione pubblica di buon senso avrebbe invece detto: manteniamo e miglioriamo la E 45, evitiamo di pagare un pedaggio e, non ultimo, di sconvolgere e distruggere per i prossimi dieci o quindici anni una fetta importante del territorio, del paesaggio e dell’ambiente regionale.

Urbano Barelli – Presidente di Italia Nostra Perugia

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