Italia Nostra

Data: 30 Ottobre 2017

Italia Nostra Orvieto: appello sulla discarica Le Crete

Che la sentenza del Consiglio di Stato sul terzo calanco fosse una vittoria di Pirro si sapeva da tempo, almeno da quando la precedente amministrazione comunale guidata dal Sindaco Concina l’aveva barattata con la sopraelevazione del secondo calanco, tanto è che la Regione Umbria, che si è sempre dichiarata contraria al terzo, non ha mai chiuso, con una procedura al limite della correttezza, la VIA sulla sopraelevazione del secondo calanco, benché il diniego della Direzione Regionale MiBACT e della Soprintendenza l’avesse chiusa di fatto. Resta un problema di non piccola portata.

L’‘accordo’, se così si può definire, prevedeva la realizzazione di un nono gradone sul secondo calanco, che avrebbe reso funzionale la discarica di Le Crete fino al 2027: in anticipo di dieci anni i proprietari della discarica chiedono la realizzazione di un ulteriore gradone: il nono bis, soltanto per non chiamarlo decimo. Oggi la Regione Umbria si trova nella impellente necessità di trovare un sito dove smaltire i rifiuti regionali in seguito alla chiusura di alcune discariche nel perugino e nell’area del Lago Trasimeno, sia perché piene, sia perché sotto sequestro da parte della Magistratura per indagini in corso.

Così, mentre i Sindaci del perugino e dell’area del Lago Trasimeno minacciano di non pagare più la tassa regionale sui rifiuti, l’attuale Sindaco di Orvieto, che si definisce ‘ambientalista’, apre una via di fuga alla Regione, e forse anche al partito egemone, dichiarandosi favorevole alla sopraelevazione del secondo calanco, sebbene ad alcune condizioni. Così facendo, il Sindaco Germani calpesta la volontà del Consiglio Comunale, che ha votato e deliberato, all’unanimità, contro la trasformazione dei calanchi in immondezzaio regionale, votando anche una variante al PRG che riconduceva quelle aree a zona agricola, assurdamente assegnata a zona per impianti industriali nei precedenti piani. La recente sentenza del Consiglio di Stato sul terzo calanco ricorda al Sindaco che sua è la responsabilità dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Chiediamo al Sindaco Germani di comportarsi di conseguenza: si faccia forza di tale sentenza e del voto unanime espresso dal Consiglio Comunale e dica NO, GRAZIE, all’Assessore Cecchini e alla Presidente Marini, che vorrebbero scaricare, è proprio il caso di dirlo, tutto il problema umbro dei rifiuti nei calanchi orvietani. La discarica de Le Crete deve essere chiusa.

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