Il Consiglio Comunale di Norcia, nella seduta del 23 agosto scorso ha approvato a maggioranza un piano di lottizzazione su un’area di circa 21.000 mq, posta a ridosso delle mura civiche, dove รจ prevista la realizzazione di un centro residenziale costituito da 22 edifici plurifamiliari per circa 20.000 mc. di nuova edificazione. Il Progetto approvato prevede la costruzione di una serie di edifici disposti a schiera su tre livelli, a distanza di 10 m l’uno dall’altro.
L’ambientazione paesaggistica di tale intervento, in un’area vincolata da leggi di protezione – L. 1497 del 1939- e rientrante nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, รจ stata valutata positivamente dalla Commissione per la Qualitร Architettonica e Paesaggio del Comune di Norcia. Giร in sede di rilascio dell’adozione di detto piano di lottizzazione, avvenuta nel giugno del 2008, la Sezione Valnerina di Italia Nostra, con lettera del 30/07/08, aveva presentato una serie di osservazioni, attinenti alla sostenibilitร ambientale del progetto, perchรฉ assolutamente estraneo e addirittura in contrasto con la circostante urbanizzazione, che ha visto sempre dare unโunitaria conformazione paesaggistica al territorio nell’area di Montedoro, situata a nord-ovest dell’abitato di Norcia.
La pesantezza dell’impatto ambientale arrecato al paesaggio nursino dall’intervento edilizio approvato รจ stata anche accertata e denunciata dalla Presidenza Regionale di Italia Nostra che ha contestato al Comune alcune ritenute irregolaritร amministrative dell’iter procedurale all’adozione del piano stesso ed ha sempre sostenuto le iniziative prese dalla locale Sezione nell’opposizione al piano, condividendone l’aperta reazione all’attacco ad un bene ambientale che rappresenta un patrimonio della collettivitร . Con la formale approvazione del piano di lottizzazione da parte del Consiglio Comunale, la Sezione Valnerina di Italia Nostra conferma la propria contrarietร alla realizzazione dell’intervento previsto, in quanto lo ritiene fattore di profondo mutamento del paesaggio nursino che finora ha potuto mantenere una sua precisa peculiaritร ambientale.
Nella stessa seduta del 23 agosto scorso il Consiglio Comunale di Norcia ha deliberato di accogliere l’istanza della Ditta richiedente in ordine alla costituzione di servitรน su terreni di proprietร comunale siti in localitร Casali di Serravalle, lungo la strada statale per Norcia, sui quali รจ prevista la realizzazione di un’industria di calcestruzzo, produzione di ferro da carpenteria per strutture in cemento armato e produzione di elementi prefabbricati in c.a. Per tale attivitร la Sezione ha richiesto al Comune di Norcia una serie di chiarimenti e ha presentato varie osservazioni, in quanto si tratta di una “zona di elevata diversitร flogistico vegetazionale”, situata a meno di l 00 m di distanza dal fiume Sordo e cioรจ nella fascia di rispetto del corso fluviale, e in quanto non appare risolta la questione dell’acqua. Tale insediamento รจ previsto nella cava di pietra S. Claudio, ora dismessa, per la quale la Regione, con delibera 26/10/09 n. 1499, aveva previsto il recupero e il reinserimento ambientale, mentre il progetto dell’intervento prevede che venga riattivata l’attivitร produttiva precedente e cioรจ la produzione di beton, utilizzando le strutture giร presenti nell’area, e la costruzione di nuovi edifici per la produzione di prefabbricati in calcestruzzo per una superficie pari a 990,00 mq., con altezza alla gronda tra 3,30 e i 6,50 m, le attrezzature delle tramogge avranno altezze tra i 6 e gli 8 m. L’area รจ situata lungo l’unica via di accesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, alle Marcite e alla cittร di Norcia per chi proviene dalla Valnerina e sarร molto visibile anche dalla soprastante Abbazia di S. Claudio in via di restauro.
Italia Nostra, con amarezza, rileva che queste iniziative compromettono il paesaggio del circostante territorio della cittร , giustamente ammirato nei secoli e che se conservato secondo la configurazione antica manterrebbe le sue straordinarie bellezze.
Alda Carosi
Presidente della Sezione Valnerina di Italia Nostra