Anche quest’anno la sezione di Italia Nostra-Valnerina ha concluso il suo programma estivo comprendente una serie di visite nel territorio e nelle aree limitrofe. Territorio che reca ancora aperte tutte le ferite del terremoto di sette anni fa. Si aspetta con ansia un segno significativo di rinascita. A parte la ricostruzione della basilica di S. Benedetto a Norcia, che segue un percorso a sé, tutto il resto è fermo. Si sperava, sempre a Norcia, nella riapertura del Museo della Castellina (congelata); nel restauro del palazzo comunale (interrotto); in un intervento urgente sull’oratorio di S. Agostinuccio (inattuato). E i tempi si allungano indefinitamente.
Tuttavia, in questo panorama desolante, qualche piccola speranza si riaccende. Dall’ufficio tecnico della Curia di Spoleto-Norcia diretto da Simone Desantis sono annunciate come prossime le aperture di cantieri per alcune chiese del capoluogo nursino. Per prima la concattedrale di S. Maria, poi S. Lorenzo, forse S. Agostino che sta particolarmente a cuore di Italia Nostra per la sua decorazione murale in parte ancora salvabile. Fuori di Norcia i lavori fervono soltanto all’abbazia di S. Eutizio in Valcastoriana (Preci), mentre la vicina pieve di S. Salvatore di Campi aspetta di giorno in giorno il via. L’ unica novità, per ora, è la riapertura della chiesa di Cortigno (Norcia), la “terrazza dell’Appennino” (q. 1160), avvenuta il giorno di Ferragosto. Un premio alla tenacia di quella comunità. Nella stasi generale è da registrare un altro dato incoraggiante: l’incremento della sezione Italia Nostra-Valnerina, che ha superato i 60 iscritti. Un indizio di aumentata sensibilità ambientale e culturale in controtendenza con lo spopolamento e con le difficoltà che affliggono l’area del cratere.
Il ciclo di visite 2023 si è articolato in cinque giornate. La prima è stata dedicata al Museo Diocesano di Ascoli Piceno appena riaperto dopo una radicale ristrutturazione. Nelle sue dodici sale molti i motivi di interesse, ma ad attrarre l’attenzione sono stati i pittori Cola dell’Amatrice, Pietro Alemanno, Nicola da Siena e il sorprendente Fogolino con le sue storie di Mosè. La seconda uscita ha avuto come mèta la chiesa di S. Fortunato di Poggioprimocàso (Cascia) che custodisce all’interno interessanti pitture e un raro reperto romano. Ad essa ha fatto seguito una puntata alla vicina cappella di S. Rocco nota per una falsa quanto sollazzevole iscrizione da cui prese spunto il romanzo ” La battaglia di Lepanto ” di Gianni Granzotto pubblicato nel 1975. Giampaolo Papi ha reso possibili le due visite. Il terzo obiettivo è stato Cerreto di Spoleto, patria dell’umanista Gioviano Pontano e degli storici Pietro Pirri S.J. e Feliciano Patrizi Forti. Augusto Lucidi ha guidato il gruppo prima a Cerreto alta, poi a Borgo Cerreto dove è stato inaugurato di recente un piccolo ma ben strutturato museo delle mummie. La quarta escursione ha riguardato Cortigno e la sua chiesa, come si diceva. Tiziana Biganti, già responsabile del Deposito di Santo Chiodo di Spoleto, si è soffermata sulle opere restaurate provenienti da quel presidio e sulle peculiarità dell’edificio. Anche qui non sono mancate le novità, prima fra tutte una notevole scultura lignea quattrocentesca rappresentante san Rocco passata finora inosservata. Essa compensa in parte la perdita del san Rocco di Serravalle distrutto nel sisma del 2016, opera palese dello stesso maestro.
Al termine della visita la Pro Loco di Cortigno presieduta da Filippina Cortesini, ha ospitato nei suoi locali una conviviale organizzata dai volenterosi di Italia Nostra e allietata dal sassofonista Antonio Di Gruccio. L’ultima escursione si è svolta il 30 agosto in comune di Preci, dapprima alle grotte preistoriche di Fiano di Abeto, meritevoli di valorizzazione, quindi al cantiere dell’abbazia di S. Eutizio dove sono in corso complessi lavori di restauro condizionati da un impressionante sconvolgimento del suolo. Il direttore ing. Giampaolo Capaldini con al fianco l’arch. Fabrizio Bonucci ha fatto il punto della situazione e ha risposto alle molte domande dei presenti. La visita è stata autorizzata dalla Curia di Spoleto-Norcia. All’acribia di Sergio Bonanni si deve un piccolo scoop finale. Sulla porta d’ingresso del ristorante dove il gruppo si è riunito prima degli addii, ha individuato un’iscrizione secentesca in latino, semicancellata, che può tradursi così: “Circolo dei possidenti della Guaita di S. Eutizio”, più unica che rara nel suo genere.
Questa la cronaca succinta dell’attività svolta da Italia Nostra-Valnerina nel mese di agosto 2023. Il presidente Romano Cordella ringrazia sentitamente tutti coloro che in vario modo hanno contribuito alla realizzazione del programma, in particolare i consiglieri Anna Ansuini, Luigi Trincia, Ugo Ansuini e tutti i soci; insieme ad essi, anche Sandro Sabatini, Michele Leopardi e Franco Laganà.