La riapertura del Museo della Castellina e il ritorno dei beni culturali a Norcia attualmente conservati al Deposito del Santo Chiodo di Spoleto; questi gli argomenti dell’incontro promosso dal Prof. Romano Cordella, presidente di Italia Nostra Valneriana, alla presenza del Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, dell’Assessore alla Cultura e Turismo, Giuseppina Perla, e del Presidente regionale dell’Associazione, Avv. Marco Sansoni, nello spazio Digipass appena aperto a Norcia.
Il sindaco ha potuto presentare alla nutrita platea dei convenuti le slide relative al progetto di restauro conservativo e adeguamento antisismico del Museo Civico Diocesano “la Castellina” realizzato dal Comune di Norcia (RUP Geom. Livio Angeletti), insieme alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria (Arch. Vanessa Squadroni) con la sponsorizzazione tecnica della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli. Si tratta di lavori che riguarderanno sia la parte strutturale che i nuovi allestimenti museali che dovranno accogliere la collezione diocesana di opere d’arte sacra e i reperti archeologici, con l’obiettivo di restituire il museo alla città nell’estate del 2024.
“Un progetto ambizioso, con tempi di realizzazione e conclusione dei lavori stretti – dichiara il primo cittadino – e quattro differenti fasi e fonti di finanziamento, unite insieme in unico progetto integrato che verrà appaltato entro la fine di quest’anno. Grazie, quindi, a Italia Nostra per aver organizzato questo incontro, che ci ha consentito di parlare della ricostruzione delle opere pubbliche a Norcia e in particolare del Museo della Castellina.”
“I lavori del palazzo comunale sono attualmente in corso, – prosegue il sindaco – a breve inizieranno anche quelli per il Teatro Civico, mentre sono in centrale di Committenza gli appalti per Porta Romana e Porta Ascolana. Possiamo così confermare che il 2022 è l’anno della ricostruzione delle opere pubbliche”. Sta intanto per essere lanciato il secondo piano di investimento, che prevede 1.700.000.000 di Euro per le opere di urbanizzazione, gli edifici pubblici e le chiese.
“È stata una giornata preziosa per rimettere la questione della Castellina al centro del dibattito pubblico – dichiara il Prof. Cordella. – “La Castellina è il polo culturale più importante della Valnerina, la sua riapertura al pubblico restituirà un patrimonio di grandissima rilevanza storica ai cittadini, basti pensare all’importanza della bottega degli Sparapane, pittori attivi in centro Italia per tre secoli e bottega artistica storica più longeva di sempre. Ci auguriamo che il ritorno delle opere d’arte, i nuovi allestimenti e i nuovi spazi pubblici ideati dai progettisti creino una comunità patrimoniale vivace, capace di coinvolgere i giovani presenti in città, stimolando nuove modalità di fruizione, rimettendo al centro dell’identità nursina la nostra cultura”.
Italia Nostra Onlus