La sezione veneziana di Italia Nostra, alla luce di quanto sta accadendo in città, con particolare riferimento agli ultimi mesi, aderisce alla manifestazione prevista per sabato 19 novembre, per ribadire la necessità di contenere i flussi turistici all’interno di una soglia di tollerabilità per la città e chiede che venga respinto come soluzione ai problemi dell’overtourism, il contributo d’accesso.
Il ticket, infatti, non è uno strumento adeguato al contenimento del numero dei turisti ma anzi contribuisce a rafforzare l’idea che Venezia si possa continuare a “consumare”, a patto di pagare un prezzo. Servirebbe piuttosto un piano di lunga durata che riduca le presenze ad un numero compatibile con la capacità di carico della città e realizzi una serie di provvedimenti che puntino ad un bilanciamento vero e non solo economico, tra il diritto di abitare la città e quello di visitarla. Il turismo andrebbe gestito in funzione delle fragilità della città e della Laguna, della necessità di garantire ai suoi abitanti il diritto di condurre una vita normale, di disporre di servizi adeguati per la residenza e di opportunità lavorative oltre a quelle disponibili nel campo del turismo.
Questo non significa demonizzare un settore economico, quello turistico, ma contenerne e regolarne gli eccessi le cui ripercussioni rischiano di divenire irreversibili. Chiediamo quindi che si avvii un piano di gestione del fenomeno turistico di lunga durata anche prevedendo una fase di sperimentazione con provvedimenti capillari in alternativa all’applicazione di un’unica formula risolutiva che non è indicata per risolvere una situazione complessa come quella che si è ormai delineata.
Italia Nostra da sempre partecipe e preoccupata degli effetti che il turismo di massa ha generato sulla residenza e sull’esodo di abitanti e attività, si rende disponibile al dialogo con le amministrazioni coinvolte e con i cittadini per contribuire alla ricerca di soluzioni volte a migliorare la condizione attuale e per sensibilizzare a livello nazionale e internazionale l’opinione pubblica su una questione che, purtroppo, è comune a molte realtà del mondo ma che qui assume livelli di preoccupante pericolosità.
Il Consiglio direttivo di Italia Nostra – Venezia