Italia Nostra

Data: 4 Giugno 2014

Verona e i platani di viale Galliano

Nuova corsia di scorrimento autoveicoli da Via Galliano verso S. Zeno con il taglio di quindici platani sani e rigogliosi

Il territorio veronese ha una percentuale di verde urbano inferiore al 5% e una percentuale di zone protette fra le più basse in assoluto. Nonostante tutto questo,  ogni motivo, per i nostri amministratori, è sufficiente per abbattere vecchi e sani alberi che, oltre a migliorare l’estetica del paesaggio, hanno l’utile funzione di risanare l’aria di una delle città più inquinate d’Italia. Ritengo inoltre sia importante evidenziare che il Piano del Verde, (strumento di pianificazione di settore, volontario ma integrativo della pianificazione urbanistica locale, contenente una visione strategica del sistema del verde urbano e peri-urbano nel medio-lungo periodo), il Comune di Verona non l’ha mai adottato e non ha neppure predisposto  i Piani Ambientali previsti per le singole zone protette (S.I.C. e Z.P.S.).

In questa totale assenza di programmi per dotare Verona di un necessario numero di piante ad alto fusto, si continuano a contare gli alberi abbattuti e quelli in procinto di esserlo. Dopo le centinaia di alberi eliminati all’ex caserma Passalacqua per costruire nuovi appartamenti;  all’ex Arsenale, (un grande olmo e una ventina di ippocastani),  per fare spazio al nuovo parcheggio interrato;  davanti all’Arco dei Gavi; o  in zona Lazzareto con un inutile devastazione di tutte le piante; sulle rive dell’Adige,  con il taglio indiscriminato della vegetazione, che rendono il fiume sempre più simile ad un canale; ed in altri casi ancora; la Giunta che governa la città, sta pensando di abbattere quindici  vecchi, sani e utili platani che, oltre a rendere piacevole l’ambiente, riducono l’inquinamento causato dalle migliaia di automobili che transitano in quella zona.

A tale riguardo sarà costruita una nuova corsia in viale  Colonnello Galliano che, secondo le intenzioni dell’assessore Corsi, dovrebbe snellire la svolta verso via Porta San Zeno, all’incrocio tra viale Colonnello Galliano e Corso Milano. Secondo quanto riportano gli organi di stampa, la gara d’appalto per l’assegnazione del cantiere si è conclusa e, sostiene sempre l’assessore: “ L’intervento andrà avanti per circa due mesi, e costerà 280.000 euro. Partirà dal taglio di una quindicina di alberi che si trovano lungo l’unica corsia, sulla destra, che ora conduce verso San Zeno per chi proviene da Porta Palio. Gli alberi saranno eliminati per far posto a un raddoppiamento dello svincolo, allo scopo di alleggerire il traffico… ». Voglio sottolineare che chi ci sta amministrando, non sta realizzando nulla per modificare la viabilità cittadina e per tentare di passare da un  modello di trasporto privato su gomma ad uno pubblico non inquinante. Con questa logica, i flussi di traffico hanno bisogno di sempre nuove strade per rispondere alle esigenze del traffico automobilistico. Pur contestando il sistema della mobilità della Giunta, ritengo esista la possibilità di realizzare la nuova corsia senza abbattere i quindici platani.

A tale proposito riporto l’analisi del consigliere di Italia Nostra, Alberto Ballestriero, esperto paesaggista:
“ Il recente annunciato  progetto del Comune  per la realizzazione della nuova corsia di scorrimento,  prevede il taglio di quindici platani.   Secondo noi, non è necessario abbattere gli alberi, essendoci,  nel tratto in questione, lo spazio sufficiente per realizzare un’altra corsia per autoveicoli, mantenendo sia la pista ciclabile che un’aiola con i platani. Va rilevato che il tratto interessato confina con i campi da tennis, con la conseguente possibilità di eseguire  un eventuale allargamento della strada, spostando semplicemente il muretto di recinzione del tennis club. Questo modesto intervento,  potrebbe salvare i quindici platani che hanno circa settanta, ottanta anni, che sono alti più di venti metri e che costituiscono un importante e prezioso  patrimonio  della città e quindi di tutti noi.”

Italia Nostra di Verona, chiede alla Giunta Comunale di abbandonare  il progetto per la realizzazione di una nuova corsia, sacrificando i platani, per cercare una soluzione che permetta la loro conservazione.

Il Presidente della Sezione di Verona
Giorgio Massignan


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