Si pubblica il documento del Presidente della Sezione di Verona Giorgio Massignan per sostenere il disegno di legge sull’uso del suolo e sulla situazione in cui si trova la città
Il suolo, con le sue funzioni ecosistemiche, ospita le specie animali e vegetali, favorisce il ciclo vegetativo e idrico, l’assetto climatico, assorbe i rifiuti, fissa la CO2, depura le acque e ci permette così di vivere. Purtroppo in Italia non è percepito come una risorsa esauribile, ma come terreno in attesa di essere edificato. La speculazione edilizia, prodotta dal rapporto tra il potere politico/amministrativo e quello economico, ha determinato la cosiddetta città diffusa; che ha saturato i pochi vuoti urbani rimasti, originato l’allargamento del confine urbano edificato e favorito la proliferazione di capannoni, di centri commerciali e direzionali, collegati tra loro da strade, tangenziali, bretelle, svincoli e rotonde.
La città compatta storica, dove era necessario minimizzare i movimenti, ora non esiste più; abbiamo la città aperta, in cui le aree urbanizzate (strade, parcheggi, etc.) possono arrivare anche al 70% del costruito. Purtroppo, l’urbanizzazione è collegata all’idea di sviluppo, di progresso; in realtà dipende da una cattiva o inesistente pianificazione territoriale, dove gli urbanisti sono costretti a notificare le scelte fatte dai politici e da chi investe denari. Non è neppure vero che l’attività edilizia aumenta il PIL, infatti, nel quinquennio 1998/2003, l’attività edilizia è cresciuta del +17,6%, mentre il PIL nazionale, nello stesso periodo, è cresciuto solo del +7,2%. L’attività estrattiva e la produzione di cemento sono collegate al consumo di suolo… (continua a leggere il documento)