Villa Paolina svuotata all’interno, come la zucca del Ringraziamento. Lavori proseguono indisturbati e i ponteggi rimangono ancorati anche se, come risulta ad Italia Nostra Roma fino ad oggi salvo improbabile consegna notturna, il PROGETTO DEFINITIVO non è stato ancora né presentato né approvato dalla Soprintendenza Speciale Roma.
L’immobile è vincolato dal Ministero dei Beni Culturali dal 2 settembre 2019 e devono essere osservate le seguenti prescrizioni:
- Mantenimento dell’assetto planivolumetrico attuale senza alterazione dei rapporti tra spazi aperti e chiusi con particolare riferimento al giardino e alle altezze dell’edificio;
- Conservazione dei prospetti nella loro sostanziale consistenza materica e tipologica;
- Conservazione della tipologia strutturale interna mantenendo inalterati i principali rapporti tra gli elementi della stessa con particolare riferimento alle quote di calpestio;
- Mantenimento degli spazi aperti con il trattamento a giardino.
In realtà l’ambiguità e l’incoerenza tra i lavori in essere e il vincolo ci sembrano evidenti.
L’ alta sorveglianza è affidata alla Soprintendenza Speciale Roma.
Italia Nostra Roma si domanda in che cosa consista la “sorveglianza” se i lavori si stanno eseguendo in assenza del progetto definitivo.
Il pallino è ora nelle mani del Ministero dei Beni Culturali.
Italia Nostra Roma chiede che quei lavori siano sospesi in attesa che “tutta la documentazione” completa di ogni sua parte sia stata consegnata ed approvata come previsto dalla legge che, come è noto è uguale per tutti.