Il SIC “Fondali Isola di Dino- Capo Scalea “ situato a poca distanza dalla costa, si estende nel territorio del comune di Praia a Mare e San Nicola Arcella. Una serie di piccoli scogli affioranti caratterizzano la spiaggia di località Fiuzzi, Arcomagno e del porto di San Nicola Arcella. I fondali sono contraddistinti dalla presenza di praterie di Pasidonia Oceanica* intorrno all’Isola Dino, di fronte alla Torre di Fiuzzi, ad Arcomagno , e al Porto di San Nicola Arcella. Questa in estrema sintesi la descrizione del SIC IT 3910035 che ha forma di un ellissoide parallelo alla costa che presenta scorci veramente suggestivi, luoghi incantevoli ed habitat e specie di rilevante importanza.
Fin da quando si conserva memoria storica documentale, la Baia di San Nicola, comune costiero della provincia di Cosenza, è stata utilizzata dagli abitanti dell’omonimo paese arroccato sulla falesia per l’ancoraggio e riparo delle piccole imbarcazioni da pesca. Più di recente invece, a partire dagli ultimi decenni l’area è stata utilizzata dalle imbarcazione da diporto e da ultimo il Piano Comunale Spiaggia approvato della Provincia di Cosenza con decreto Dirigenziale n. 4 del 19.07.2009 ha definito detta area riservandola a specchi d’acqua in concessione per l’ormeggio delle imbarcazioni da diporto di varia grandezza e dimensione.
Come risulta ben chiaro dall’ortofoto del Ministero dell’Ambiente si evidenziano i seguenti aspetti:
- Nel piccolo specchio d’acqua rappresentato dalla Baia di San Nicola Arcella durante il periodo estivo si concentrano centinaia di imbarcazioni al pari di un vero e proprio porticciolo turistico;
- L’ancoraggio delle imbarcazioni avviene su corpi morti costituiti da blocchi di cemento che hanno quasi pavimentato l’intera Baia con danni notevoli ai fondali;
- la presenza di idrocarburi allo stato liquido dovuti agli scarichi delle imbarcazioni e dei prodotti gassosi della combustione dei motori causano fenomeni di inquinamento sui sistemi acquatici, con conseguenti effetti tossici dovuti alla presenza di sostanze che entrano a far parte della catena alimentare e che quindi sono soggetti a bio accumulo da parte degli organismi viventi nei fondali.
- La Posidonia oceanica* localizzata proprio all’interno della Baia secondo quanto riportato nel Formulario Standards del SIC in questione viene fortemente compromessa dagli ancoraggi su corpi morti e dall’inquinamento che il Piano di Gestione dei SIC approvato nel 2008 dalla Regione Calabria ha indicato tra le cause più significative della progressiva contrazione della fitocenesi lungo i fondali delle coste calabresi. Inoltre non si è tenuto presente l’art. 5 comma 13 del PIR Regione Cababria la dove , a proposito del diporto nautico, prescrive che il rilascio di nuovi punti di ormeggio deve avvenire nel rispetto dei valori paesaggistico ambientali della costa, della tutela dei fondali e delle acque. Una concentrazione così elevata di imbarcazioni da diporto e di corpi morti costituiti da blocchi di cemento non tutela né gli uni né le altre.
- Gli ancoraggi quasi lambiscono la riva determinando una forte interferenza ed incompatibilità con la balneazione e con le attività degli stabilimenti balneari prospicienti.
- Infine gli specchi d’acqua in concessione per gli ancoraggi segnano la linea di confine con l’area SIC “Fondali Isola Dino Capo Scalea” per cui non possono non avere un incidenze significative sullo stesso , unitamente all’intero PCS di San Nicola Arcella.
A tale riguardo Italia Nostra ha posto all’ attenzione del Sindaco di San Nicola Arcella, alle competenti Amministrazioni Regionali e Provinciali, al Ministero dell’Ambiente l’art. 5 del DPR 357/1997 e ss.mm.ii (art 6 DPR 120/2003) il quale prevede che tutti i piani o interventi che possono avere una incidenza significativa sul mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel sito devono essere oggetto di “uno studio volto ad individuare e valutare i principali effetti che detti interventi possono avere sul SIC tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi”. La Valutazione di incidenza è quindi il “procedimento di carattere preventivo quale è necessario sottoporre qualsiasi piano (nel nostro caso il PCS) che possa avere incidenze significative su un Sito di Interesse Comunitario, nel nostro caso il SIC IT 3910035 “Fondali Isola di Dino-Capo Scalea”.
E bene sottolineare che la valutazione di incidenza si applica sia agli interventi che ricadono all’interno dell’area Natura 2000, sia a quelli che pur sviluppandosi all’esterno, possono comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito “. E’ di tutta evidenza che gli specchi d’acqua per la nautica previsti dal PCS di San Nicola Arcella e dati in concessione hanno creato un vero e proprio approdo con centinaia di imbarcazioni. Tale approdo posto a confine con l’area SIC in questione non può non avere una forte incidenza sulla componente biotica del sito stesso. Il Comune di San Nicola Arcella per la semplice ragione che le zone interessate dal PCS non ricadevano all’interno della perimetrazione del SIC in oggetto, non ha ritenuto necessario far redigere lo Studio per la Valutazione di incidenza e sottoporlo alle competenti autorità regionali e provinciali [1].
Riteniamo che ciò sia stato un errore per la tutela e salvaguardia del nostro patrimonio ambientale a cui tutti siamo tenuti e a maggior ragione un’ amministrazione pubblica che ben sa quanto importante sia tale strumento di valutazione per la funzionalità della rete Natura 2000, sia a livello nazionale che comunitario. Come crediamo sappia pure quanto sia importante mantenere integre le nostre risorse naturali sulle quali possono reggere, per l’oggi e per il domani, le attività turistiche del nostro territorio. Questo binomio, turismo-tutela dell’ambiente, tarda a farsi strada, lo verifichiamo quotidianamente, ma questa, è bene che ce ne rendiamo al più presto tutti conto, è l’unica strada che abbiamo davanti se non si vuole regredire. Italia Nostra ha quindi richiesto alle Amministrazioni sopra richiamate e principalmente al Comune di San Nicola Arcella di integrare il PCS e di approntare ed approvare lo studio per la valutazione di incidenza volto ad individuare e valutare le interazioni derivanti dal PCS con il sistema ambientale del Sito di interesse Comunitario ed eventualmente accertare ed assumere le misure di mitigazione che garantiscano l’integrità del SIC nel suo complesso e la salvaguardia di ciò che resta della Posidonia oceanica* dagli ancoraggi e dall’inquinamento all’interno della Baia di San Nicola Arcella.
Italia Nostra – presidio Praia a Mare
[1] Nota del Responsabile del Servizio del Comune di San Nicola Arcella prot. N. 5383 del 27 agosto 2015.