Nell’ambito della Settimana del Patrimonio Culturale di Italia Nostra – 2019, il bene individuato dal Consiglio Regionale di Italia Nostra Sicilia insieme alla Sezione di Italia Nostra Agrigento è stato il Paesaggio della Valle dei Templi di Agrigento, dalla costa all’entroterra. Dunque, qualche mese fa, proponemmo una tavola rotonda su “tre questioni” che mettono a rischio, l’integrità ambientale, l’equilibrio e l’immagine del Paesaggio della Valle dei Templi di Agrigento: 1) l’erosione della costa che sta determinando vaste “cancellazioni” delle aree a ridosso del mare, sino a rischiare di compromettere la viabilità lungo la S.S. 640 – tema trattato con notevole competenza dal geologo Marco Interlandi; 2) l’ipotesi di mega-rigassificatore a Porto Empedocle, che sembrava scongiurata e invece si ripropone dopo il vertice internazionale tra Italia e Cina e gli accordi con la Regione Siciliana; 3) il viadotto Akragas I e Akragas II – meglio conosciuto come viadotto Morandi –, oggi assai degradato e la cui evidente invasività deturpa il paesaggio della Valle dei Templi, sia visivamente sia direttamente, incidendo con i suoi piloni sulle vestigia della necropoli greca di contrada Pezzino.
Per quanto riguarda l’erosione della costa, specificatamente in ordine alla spiaggia di Eraclea Minoa, ci sono novità positive. Non siamo ancora all’inizio dei lavori di ripascimento della splendido e martoriato brano di litorale agrigentino, ma lo si può interpretare comunque come un passo avanti: la Regione Siciliana, infatti, annuncia che l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico ha affidato le analisi sulla sabbia da estrarre dal porto di Siculiana Marina e che dovrà essere utilizzata per ripristinare il litorale dell’Agrigentino.
Ad effettuarle sarà il Cibm (Consorzio per il centro interuniversitario di Livorno), che si è aggiudicato la gara bandita dalla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce. Si tratta di un passaggio indispensabile per dare il via libera ai lavori di dragaggio e, quindi, al ripascimento della spiaggia che arretra ogni anno di circa 13 metri. Il progetto di ripascimento è atteso da anni: il piano di assetto idrogeologico, redatto dall’Arta Sicilia nel 2006, definì la spiaggia in una “condizione di rischio e di pericolosità” per quasi tre chilometri. Le risorse stanziate ammontano ad oltre quattro milioni di euro e l’intervento prevede anche la realizzazione di tre “pennelli”, a mare, costituiti da grossi massi lapidei.
NOTA_Eraclea Minoa fu un’antica città greca della Sicilia sud-occidentale, fondata, secondo Erodoto, dai Selinuntini che la chiamarono originariamente Minoa. Le sue rovine si trovano nell’area archeologica di Cattolica Eraclea, comune dell’Agrigentino.
Adele Falcetta – Presidente della Sezione di Agrigento
Leandro Janni – Presidente del Consiglio Regionale di Italia Nostra Sicilia