FERROVIA SULMONA-ISERNIA e STAZIONE DI CARPINONE, segnalata dalla sezione di Campobasso e Isernia
La Transiberiana d’Italia, così chiamata per via delle abbondanti nevicate del periodo invernale che interessano il tragitto (oggi il suo nome ufficiale è “Ferrovia dei Parchi”), è una trasversale ferrovia in quota tra quelle maggiormente elevate: la stazione più alta, Rivisondoli Pescocostanzo, si trova a 1.268 mt. s.l.m., seconda solo a quella del Brennero situata a 1.370 mt. L’originale percorso, completamente montuoso, realizzato grazie ad opere ingegneristiche di grande rilievo, va da Sulmona (AQ) ad Isernia, toccando numerose località dell’Abruzzo e del Molise, tra le quali Campo di Giove-Monte Maiella, Rivisondoli-Pescocostanzo, Roccaraso, Alfedena, Castel di Sangro, Capracotta, Carovilli, Pescolanciano, Carpinone e Isernia. Il tragitto si snoda attraverso 128 Km, dei quali ben 25 sono occupati da 59 gallerie, oltre a importanti ponti e viadotti.
Questa linea venne inaugurata il 18 settembre 1897 con un treno celebrativo che da Pescara portava a Napoli, collegando in quasi una giornata di viaggio il Tirreno con l’Adriatico; i tempi occorrenti per percorrere la tratta Sulmona- Isernia, si aggiravano, invece, intorno alle 6 ore, solo successivamente, nel 1938, ridotte a circa 3 ore e mezzo. Attualmente i tempi di percorrenza sono quelli normali delle altre ferrovie di montagna.
Nel 2010, per motivi legati agli eccessivi costi, la linea venne chiusa, ma non soppressa a riaperta nel 2011 (utilizzata per la circolazione di treni turistici) grazie a una convenzione tra la Fondazione Fs e Le Rotaie, un’Associazione che promuove la cultura ferroviaria formata da volontari abruzzesi e molisani che curano eventi avvalendosi proprio delle bellezze di questa originale tratta ferroviaria. La tratta ferroviaria Carpinone- Sulmona è, da allora, destinata a sole attività turistiche, proposte in ogni stagione dell’anno, che costituiscono una vera opportunità per attrarre visitatori da ogni parte d’Italia, incantati dalle bellezze e dalle atmosfere che il viaggio sa offrire.
La Sezione di Campobasso ha aderito alla campagna per mantener viva la memoria collettiva, il ricordo delle linee storiche ed il ruolo che esse avevano nel passato. La speranza è che si ripristini un giorno un servizio che possa invertire la fuga dai piccoli paesi delle aree interne, garantendo una mobilità moderna ed efficace a riportare persone sui monti dell’Abbruzzo.
La sezione di Campobasso, in collaborazione con la sezione di Isernia e dell’Associazione “Le Rotaie” di Isernia, ha organizzato nella mattinata una visita alla stazione di Carpinone (IS), uno dei paesi principali serviti dalla linea ferroviaria Sulmona-Isernia, in considerazione del fatto che tale stazione, in seguito all’inaugurazione dell’altra tratta verso Boiano- Campobasso, avvenuta il 14 giugno 1900, divenne un nodo di interscambio molto importante non solo per i passeggeri ma anche di merci. Per tale ruolo la stazione era molto frequentata, ma dopo la chiusura della tratta Sulmona- Isernia, la stazione ha perso il suo ruolo di nodo di interscambio ed anche la sua importanza, tanto che alcuni treni tra CB e NA o Roma non effettuano più la fermata. La stazione comunque è presenziata, e la struttura è parzialmente occupata da uffici comunali e da un bar.
30 settembre, ore 10.00-18.0
E’ previsto l’incontro con il Sindaco e dopo una passeggiata per ammirare le bellezze paesaggistiche della zona tra cui le cascate che fanno del luogo un punto di attrazione. Nel pomeriggio si prevede la visita al museo che l’Associazione “Le Rotaie” gestisce, in cui si possono ammirare molteplici modellini di treni ed altro relativo sempre alle ferrovie.