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Data: 18 Novembre 2021

A chi Jova Beach Tour?

 

Non si può certo dire che il Jova Beach Party abbia garantito una buona reputazione per la tutela dei luoghi: Roccella Jonica, Marina di Cerveteri, Torre Flavia, Castel Volturno, Rimini, Lido degli Estensi… e le tappe annullate di Vasto, Albenga… solo per citare alcuni dei momenti più disastrosi dal punto di vista ambientale del tour in giro per la nostra penisola nel 2019. Per fugare ogni dubbio su cosa sia successo nel 2019, a questo link è possibile scaricare gratuitamente un libro e giudicare coi propri occhi. https://www.terranuova.it/News/Ambiente/Franco-Sacchetti-A-un-anno-dal-Jova-Beach-Party-il-resoconto-di-un- estate-in-trincea

Le coste italiane rappresentano un fragilissimo patrimonio pubblico di biodiversità da proteggere, già pesantemente compromesso da speculazioni, dissesti, inquinamento, cementificazioni selvagge, sfruttamento, erosione, subsidenza, cambiamenti climatici. Un patrimonio spesso ignorato di flora, fauna ed habitat, taluni rarissimi, che si trova a convivere con l’uso balneare, tradizione di accoglienza turistica ed eccellenza del nostro Paese. Ma a quale scopo acconsentire ad eventi di altissimo impatto, con migliaia e migliaia di persone, che ovviamente vengono ammassate nei luoghi più incontaminati? E’ questo il rispetto dell’ambiente che per un Paese come il nostro dovrebbe essere la priorità? Come possono le Istituzioni abdicare al loro ruolo di tutela, rispetto delle leggi e promozione della conoscenza e della cultura presso la popolazione?

E invece, non bastasse quanto successo nel 2019, i trattori riprenderanno a spianare anche nel 2022. Per i concerti ci sono i luoghi attrezzati e gli stadi. Forse vengono ignorati perché costano? Quali sono le condizioni di lavoro che vengono garantite all’interno di questi eventi?
In occasione della diretta in cui saranno annunciate le tappe 2022, che l’amministrazione pubblica ravennate ha ben pensato di accogliere con tutti gli onori, un folto gruppo di associazioni di protezione ambientale ed animale, gruppi politici e semplici cittadini si danno appuntamento con un presidio informativo sui danni che un simile approccio consumistico porterà al nostro patrimonio comune. La natura non è un fondale, una “location” a costo zero da sfruttare e consumare a piacimento, ma la nostra casa comune, da proteggere per noi e per i nostri figli.

Chiediamo all’amministrazione comunale di riflettere attentamente sull’evento che si appresta a sposare, e di lanciare un vero segnale di rispetto del martoriato ambiente ravennate per le generazioni presenti e future.

Appuntamento a Ravenna, venerdì 19 novembre, dalle ore 11.30 alle 13.30 in via Boccaccio all’angolo con Largo Firenze.

 

 

Organizzano le associazioni:

Associazione Naturista Ravennate

C.L.A.M.A. Ravenna OdV

Collettivo Autonomo Ravennate

Comitato Sì Aboliamo la Caccia

Gruppo di Intervento Giuridico – gruppo di Ravenna

Gruppo Vivi Ravenna Verde

Italia Nostra sezione di Ravenna

L’Arca

Legambiente Ravenna Circolo Matelda

OIPA Ravenna OdV

Potere al Popolo Ravenna

 

La manifestazione è autorizzata dalla Questura di Ravenna e si svolgerà nel rispetto delle disposizioni anticovid.

Ringraziamo il fumettista, scrittore ed attivista ambientale, architetto Franco Sacchetti per il prezioso lavoro di documentazione che ci ha messo a disposizione.

Ravenna, 18 novembre 2021

 

Italia Nostra
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