Italia Nostra

Data: 7 Novembre 2022

Foggia: il Monumento ai Caduti

Le notizie riguardanti il Monumento ai caduti della città di Foggia si ritrovano in alcuni documenti, oggi conservati nell’Archivio Storico Comunale della città. L’idea dell’erezione di un monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale è accertata a partire dal luglio del 1922, quando dalla Sezione delle Associazioni Nazionali Mutilati e Invalidi, Reduci e Combattenti, alcuni componenti si costituiscono nel gruppo Comitato Pro Caduti in guerra. Contemporaneamente vengono inviati al sindaco della città progetti e bozzetti, raffiguranti probabili monumenti ai caduti, elaborati da vari artisti. Dalle fonti si legge che hanno partecipato alla realizzazione dell’opera l’amministrazione comunale e i singoli cittadini, chiamati a contribuire economicamente. Le azioni si sono svolte in un arco di tempo che va dal 1922 al 1928, anno di inaugurazione del monumento, come si legge in un’iscrizione riportata su una lastra del basamento.

Le attività del Comitato si incentrano subito sulla raccolta fondi per la messa in opera del monumento: tutti i dati vengono annotati su appositi registri, dove sono riportati i nomi dei donatori con le rispettive offerte, fatte presso il banco del Piccolo Credito.

Ne segue che, con nota del 22 luglio 1925, il Comitato dà l’incarico allo scultore Amleto Cataldi, il quale aveva già in precedenza inviato un suo progetto di Monumento ai Caduti.

L’inaugurazione avviene nel 1928.

In un primo tempo il monumento ai caduti trova ubicazione nella centralissima Piazza Vincenzo Lanza, come si legge nell’articolo Per il monumento ai caduti a Foggia, pubblicato su Il Mattino del 22 – 23 giugno 1925, nella sezione Cronaca delle Puglie.

Dopo la seconda guerra mondiale, il 22 novembre del 1959 viene restaurato e spostato in Piazzale Italia. 

Descrizione

Si tratta di una tipologia di monumento unica in Puglia, una fontana quadrangolare con un recinto a balaustrata e agli angoli quattro putti in bronzo accovacciati ed intenti a soffiare in una conchiglia. Al centro, un basamento in pietra accoglie tre figure in bronzo: due eroi e una donna che sostiene un neonato, tutti reggono un cuore su cui è collocata una figuretta alata. 

I due eroi raffigurati con una possente muscolatura mostrano fieri il loro corpo: uno presenta un’armatura elegante, l’altro il corpo completamente nudo, fasciato sola da un perizoma. La figura maschile con l’armatura sostiene una spada e richiama il modello iconografico del militare romano, mentre l’altra figura si mostra nell’atto di stringere un martello, pertanto il primo allude alla strategia militare, l’altro alla forza e alla potenza del gesto. La figura femminile vestita con una lunga tunica all’antica, anch’essa nell’atto di camminare mentre sorregge un bambino, potrebbe far riferimento all’iconografia della vedova che porge l’orfano, la futura generazione, la reliquia del Caduto, perché riponga il suo bacio ed imprima nell’animo il sentimento di gratitudine. Il baricentro visivo dell’opera è costituito dal cuore in alto, sul quale è raffigurata in piedi una figuretta alata con una corona di alloro in mano, personificazione della Vittoria.

https://www.movio.beniculturali.it/sbeap-ba/monumenticadutigrandeguerra/it/129/storia-del-monumento

Per consultare la scheda:  cliccare qui

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