Italia Nostra

Data: 21 Maggio 2019

#INheritageweek – Presidio di Italia Nostra Alto Tirreno Cosentino sulla “Spiaggia del Tufo” di S. Nicola Arcella

Manifestazione di chiusura della Settimana nazionale del Patrimonio Culturale indetta da “Italia Nostra”: presidio della Sezione “Alto Tirreno Cosentino” di Praia a Mare sulla “Spiaggia del Tufo” di S. Nicola Arcella, a difesa del libero accesso alla vicina “Spiaggia del Prete” ed alla contigua località “dell’Arco Magno”

Si è svolta anche quest’anno, domenica 19 maggio 2019, l’importante manifestazione di “Italia Nostra” annunciata dal titolo di questo scritto che, proprio quest’anno, non a caso si è svolta in una più inconsueta, speciale forma di “presidio”, sull’ultimo tratto della lunghissima spiaggia, che misura oltre dieci chilometri, che da sempre riempie lo sguardo, e non solo questo, dei numerosissimi visitatori che hanno potuto, nel tempo, ammirarla incantati.  Questa lunga, unica spiaggia costituisce, nel suo complesso, fino a S. Nicola, quella che vogliamo considerare ancora una volta, soprattutto a favore di chi non è nato da queste parti, come una totalità intera e non divisibile, creata dall’ambiente naturale a favore dell’essere umano ma da questi, poi, non rispettata affatto. Questo “corpo sacrale” unitario, che, come tutto ciò che appartiene al cosmo naturale rappresenta anche un unico, delicato organismo coordinato e integrato, quando viene spezzettato in più parti da troppe reti, recinzioni, sbarramenti o cancelli, presto si sciupa, e finisce col perdere se stesso e la propria identità e così rischia di essere continuamente distrutto dalla mano violenta dell’uomo. Questa stessa spiaggia, percorre, infatti, l’ultima parte meridionale del territorio del Comune di Maratea e della Regione Lucania fino al confine del Noce, tutta la parte litoranea dei Comuni calabresi di Tortora e di Praia a Mare, e termina, dopo il confine amministrativo del torrente Fiuzzi, che separa i territori di competenza dei due Comuni contigui di Praia e S. Nicola Arcella, proprio in corrispondenza della “Spiaggia del Tufo”, dove la manifestazione, appunto, si è svolta. La “Spiaggia del Tufo” precede anch’essa, poi,seppur con l’asperità assai poco elevata del cosiddetto “Promontorio dell’Arco Magno”, due luoghi“speciali” che la seguono a sud, subito dopo, e cioè la bellissima “Spiaggia del Prete” con il suo isolotto, creata dallo sbocco in mare del torrente Saracena, e la meravigliosa, spettacolare, singolare formazione dolinica “dell’Arco Magno”, rappresentando, essa, anche il suo unico accesso settentrionale.Ciò che, nel suo insieme, da sempre costituisce, con la Baia naturale di S. Nicola, insieme all’Isola Dino, a chiusura del Golfo di Policastro, l’altro potentissimo polo di attrazione di questo primo tratto della costa calabrese di ponente.

La manifestazione di “Italia Nostra”, quindi, presentava volutamente, dichiaratamente, la sua intenzione di rimarcare la questione legata alla chiusura ostinata al passaggio dei visitatori realizzata da un cancello posto sulla scala metallica di accesso al promontorio. Questo cancello ha bloccato, comunque, per anni, di fatto, la comune, più agevole possibilità, da considerare più che legittima e naturale per la collettività umana, di adire, dalla parte di Praia, sia alla “Spiaggia del Prete” che al sito “dell’Arco Magno”, e così tutto l’insieme ha finito con l’imprimere alla manifestazione di “Italia Nostra” un alto contenuto simbolico.

Tutto questo era, dunque,implicitamente contenuto e dichiarato dalla scelta particolare del luogo in cui questa manifestazione si è svolta, intesa soltanto a riaffermare l’esercizio del diritto elementare di ammirare la bellezza, l’armonia, la perfezione e la suggestione particolare del paesaggio, in vista di un piacere estetico che dovrebbe essere sempre facilmente fruibile e gratuito,ma anche ciò che dovrebbe rappresentare anche, per l’essere umano,un istinto naturale all’accesso ai luoghi del bello, comunque accettato in ogni tempo e in ogni parte del nostro Pianeta. Questo accesso, al contrario, reso da tempo molto difficile, pressocché impossibile da varcare, ha suscitato sempre la profonda sorpresa e le diffuse, chiarissime proteste da parte di tutti coloro che avendo sentito parlare di tante meraviglie, si trovavano con sorpresa a constatare che il loro cammino risultava, sul più bello, bruscamente interrotto.

Nonostante, però, la scelta del luogo fosse da considerarsi, da parte di “Italia Nostra”, difficile e particolare, comunque volta, in ogni caso, data la sua posizione, a sottolineare, come dicevamo, l’unitaria, performante disposizione naturale dell’indivisibile insieme che si poneva, a nord come a sud, davanti allo sguardo di chi poteva ammirare quella prospettiva, dobbiamo sottolineare che la manifestazione, come dimostrano anche le fotografie dei visitatori stranieri, provenienti da diverse parti del mondo, ha ottenuto, come mai, forse, ci si sarebbe potuti aspettare, dato anche il tempo insolitamente rigido e coperto per questa stagione, il suo scopo. Ciò che qualifica, ancora una volta, quella tensione verso il bello che “Italia Nostra” non si stanca mai di suscitare, anche se andando spesso “in direzione ostinata e contraria”.

Italia Nostra, Sezione Alto Tirreno Cosentino

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