Appello al Presidente del Consiglio e ai Consiglieri Regionali Lombardi
Signor Presidente, signore e signori componenti dell’Assemblea legislativa lombarda, nelle prossime ore dovrete esprimervi sul progetto di legge recante ‘Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato’. Si tratta di un testo che ci lascia sconcertati, per la palese contraddittorietà tra titolo e dispositivo della norma. Il riferimento è in primo luogo alla norma transitoria (art. 5) che dispone un periodo di moratoria durante il quale sono fatte salve tutte le previsioni dei piani urbanistici vigenti (stimate nell’ordine di 55.000 ettari di nuove urbanizzazioni su suoli agricoli!), stabilendo un limite di tre anni per il convenzionamento degli interventi attuativi, a cui per di più vengono concesse agevolazioni (rateazione degli oneri) e accelerazioni procedurali, prevedendo una straordinaria facoltà di interventi sostitutivi in caso di mancato rispetto dei ristretti tempi di istruttoria comunale.
Intento della legge non pare quello di contenere l’urbanizzazione espansiva, ma di fornire un formidabile impulso alla concretizzazione di diritti edificatori, in una contingenza di mercato in cui molte imprese rischiano con ciò di incorrere in sovraesposizioni debitorie e rischi di fallimento. Potrebbe persino accadere che tra le imprese in grado di avvalersi della norma possano annoverarsi quelle che gravitano nella contiguità della criminalità organizzata, tra le poche in grado di disporre di adeguata provvista finanziaria, ancorchè di provenienza illecita, per investimenti ad elevato rischio.
Rileviamo poi tra le incongruenze l’esclusione dalla contabilità del consumo di suolo delle opere pubbliche o di interesse pubblico, come se tale attributo bastasse a certificare l’assenza di impatti… (continua a leggere l’appello)