La Federazione Nazionale Pro Natura Marche e Italia Nostra Marche denunciano alla pubblica opinione i contenuti della proposta di legge regionale che, dopo appena un anno, intende peggiorare la legge regionale 22/2009 meglio conosciuta come “piano casa”.
Infatti questa proposta di legge, se approvata, comporterà un ulteriore degrado delle città e una ulteriore distruzione del paesaggio agrario marchigiano prevedendo, anche in zona agricola, un ampliamento del 20% dei volumi che, in caso di demolizione integrale e ricostruzione degli edifici già esistenti, può arrivare al 40% prevedendo forme architettoniche anche diverse da quelle preesistenti. Tutto ciò con minor vincoli rispetto alla normativa vigente.
Si tenga presente che in questa grossolana operazione proposta dalla Giunta Regionale e perfezionata dalla maggioranza dei consiglieri della 4° Commissione Regionale si prevede anche, a differenza del testo attuale, la eliminazione del divieto di ampliamento, demolizione, ricostruzione :
- nei centri storici, ove sarà possibile rendere abitabili i sottotetti, riducendo l’altezza abitabile e possibile la apertura di finestre, abbaini, lucernai;
- nelle aree di tutela integrale definiti dal Piano Paesistico Ambientale o dalle disposizioni dei piani regolatori comunali ad esso adeguati,
- negli immobili ricadenti nelle aree di protezione dei parchi e riserve naturali.
Tra le motivazioni alla base degli ampliamenti viene eliminato, per gli edifici non residenziali, quella che fa riferimento alle esigenze produttive mentre viene eliminato, per tutti gli edifici, l’obbligo di raggiungere il valore 2 del parametro definito “Itaca Marche semplificato”, che indica il miglioramento prestazionale, prevalentemente di natura energetica, degli edifici dopo interventi con tecniche e materiali innovativi.
Cosa rimane come motivazione per questa pessima ulteriore deregolazione dell’edilizia? Gli interessi della speculazione edilizia che si farà beffa dell’aumento dei contenziosi tra cittadini e dell’ulteriore distruzione del territorio.
La Federazione Nazionale Pro Natura ed Italia Nostra si appellano ai consiglieri affinché vogliano modificare le previsioni di questa proposta di legge, dimostrando di tutelare l’interesse di tutti i cittadini ad avere un ordinato assetto urbanistico delle città e del territorio.