Italia Nostra

Data: 3 Luglio 2019

Da Napoli un appello sulla nuova, drammatica “Questione meridionale”: l’“Autonomia differenziata”

Un accorato appello al Presidente della Repubblica Mattarella e a tutti gli italiani.

E’ sorta la nuova, drammatica “Questione meridionale”: l’“Autonomia differenziata”. Una legge, promossa dalla Lega, che il governo si appresta ad approvare. Un tentativo di disgregazione del paese che pone a serio rischio la stessa unità nazionale. L’”Autonomia differenziata”, richiesta dalle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna (ma tentano di inserirsi pure dei governatori meridionali per appropriarsi anch’essi di poteri dello Stato), costituisce una modifica strutturale peraltro irreversibile: il trasferimento alle Regioni di funzioni amministrative e poteri legislativi in diverse materie, come la tutela della salute, la produzione e la distribuzione dell’energia, l’ambiente, fino alla tutela dei beni culturali (ad esempio i Soprintendenti ai monumenti, alla archeologia, e ai beni storico-artistici verrebbero nominati dai presidenti regionali). Soprattutto prevede che le Regioni a più alto reddito trattengano gran parte delle tasse raccolte nel territorio sottraendole alla fiscalità nazionale, così creando italiani di serie A e di serie B. Inoltre la regionalizzazione della scuola altererebbe una delle istituzioni fondamentali per la coesione del Paese.

E’ quindi in pericolo la stessa Costituzione democratica. Lo sconvolgente tentativo del separatismo leghista vanifica e stravolge il principio fondamentale sancito dalla Costituzione: l’unità d’Italia. L’ “Autonomia differenziata” cela  il principale, vecchio obiettivo per cui è nata la Lega: la secessione della Padania. Essa verrà raggiunta con i maggiori poteri e le maggiori risorse alle Regioni ricche, che faranno aumentare il già forte divario tra Nord e Sud. Per fortuna c’è stata ora la ferma opposizione dei Sindacati unitari, riuniti a Reggio Calabria. Ma non basta. Per affrontare la grave situazione bisogna bloccare questo micidiale progetto. Denunciare l’attacco alla Costituzione, all’unità e alla coesione del paese. Chiediamo pertanto a tutti gli italiani – e soprattutto ai meridionali – di sospendere il loro sostegno alla Lega fino a quando non verrà definitivamente bloccata la deriva separatista, che rinnega il sangue dei grandi italiani che hanno dato la vita nel Risorgimento per l’Unità d’Italia.

Date la vostra adesione al Manifesto

Guido Donatone – Presidente Italia Nostra-Napoli

Francesco Iannello – Segretario generale Assise di Palazzo Marigliano

 

Hanno già aderito:

Aldo Masullo, Tomaso Montanari, Francesco Caglioti, Nicola Spinosa, Anna Falcone, Anna Imponente, Eugenio Mazzarella, Aldo De Chiara, Benedetto De Vivo, Ugo Carughi, Riccardo Rosi, Pasquale Belfiore, Maria Luisa Margiotta, Catello Pasinetti, Gianpaolo Leonetti, Marcello Lando, Pietro Soldi, Antonella Cilento, Raffaella Di Leo, Giovanna Mozzillo, Luigi De Falco, Renato Ruotolo, Lorenzo D’Albora, Fabio Marcelli, Giovanni Russo Spena, Nicola Capone, Totò Bellavista, Riccardo Mercurio, Pasquale Esposito, Alessandra Caputi, Anna Fava, Nando De Sanctis, Enrico Ferrante Donatone, Pino De Stasio, Gianmaria e Nora Valente, Giovanna Malquori, Serena D’Albora, Flavia Corsano, Mariarita Signorini.

potete scrivere a napoli@italianostra.org 

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